Raccontando la storia “Sotto il sole d’Italia”

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CULTURA: Venti scatti in bianco e nero per raccontare le fasi più dure del passaggio delle truppe francesi sulla linea Gustav.

Al comune di Santi Cosma e Damiano si sono appena conclusi i due giorni dedicati alla mostra fotografica “Sotto il Sole d’Italia” di Antonella Di Schino. Da Esperia, passando per Coreno Ausonio, ad Itri e Venafro, per passare a Campodimele, Castelforte, Gaeta, Lenola e la spiaggia di Sant’Agostino, questo il percorso artistico ricostruito attraverso le storie dei protagonisti, oggi ultra ottantenni.

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Una donna che viene colpita al petto per difendere sua figlia, un parroco che è stato ucciso nel tentativo di salvare due donne. Mariano, Ilda, Silvio, Maria, hanno vissuto il saccheggio dei ‘marocchini’, come vengono definiti dai testimoni stessi, all’arrivo degli alleati.

Presenti anche molti figli e ricercatori di  testimonianze del grande conflitto.

OlechowskiDiSienaQui la fotografa ha incontrato Baldassarre Ricca, figlio di Antonio, maestro elementare trucidato dai tedeschi perché ‘guardafili’. Insieme ad una squadra di trenta persone si vegliava la linea telefonica Castellonorato-Maranola dai boicottaggi tedeschi. E oggi proprio a Maranola a lui è dedicata una piazza.

Tanti s’identificano nelle storie descritte dagli scatti di Antonella, che sono le stesse tramandate dai nonni ai nipoti affinché non si possa mai dimenticare ciò che di più orribile l’uomo ha creato, la guerra. La mostra è un’anteprima di quella che si terrà il 18 maggio nell’Historiale di Cassino, è stata organizzata in occasione del gemellaggio del Comune di Santi Cosma con Terezin.

RenataOlecholoskaOspiti una delegazione proveniente dalla città polacca, e il sindaco Marek Olechowski e sua moglie Renata hanno omaggiato con la dedica “Non possiamo dimenticare il nostro passato” .

In seguito la delegazione polacca, accompagnata dal sindaco Vincenzo Di Siena, dal vicesindaco Vincenzo Petruccelli e dalle autorità locali si è recata nella scuola elementare dove i piccoli Martina e Nicola hanno tenuto un discorso in inglese, preparato da Pina Russo, venticinquenne maestra madrelingua di Castelforte, per dare il benvenuto agli ospiti.

Dopo Cassino la mostra di Antonella Di Schino farà tappa a Coreno, a Spigno Saturnia e Gaeta.

di Elena Petruccelli


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