l’Ass.ne IOAMOFORMIA continua l’opera di monitoraggio sul quartiere Mola, da anni ormai zona poco vivibile per via dei molti locali notturni e il poco controllo. Vogliamo confermare il bisogno di sicurezza e vivibilità del quartiere perciò ribadiamo alcuni dei tanti punti discussi anche diverse riunioni tenutesi al comune, il 21 ottobre 2020 con l’Amm.ne Villa (presenti Sindaco, Ass.re turismo, Ambiente e alcuni funzionari, il 21 aprile 2021 invece con Il Comm.rio prefettizio (presente il sub commissario La Perna e la Coman.te dei vv.uu. Rosanna Picano). I punti sono sempre gli stessi o quasi: Sicurezza, viabilità, sosta, decoro e attività notturne, l’ultimo punto purtroppo continua ad essere un punto dolente che si lega agli altri punti, causa l’atteggiamento di alcune attività che non rispettano le regole creando grandi disagi ai residenti. Ci teniamo a chiarire che le mele marce sono poche ma purtroppo rumorose, arroganti e stiamo constatando anche appoggiate politicamente. E qui chiediamo insistentemente anche l’aiuto della Ass.ne commercianti del Borgo di Mola. La nuova Amm.ne vuole trasformare Via Abate Tosti in zona pedonale ma stiamo ormai capendo che questo porterà a riempire la strada di tavolini in barba ai passati pareri negativi (oggi sembrano diventati positivi) già espressi in altre sedi e alle proteste dei residenti che ormai si vedono stretti in una morsa infinita di disagi. Stanno per togliere parcheggi con la benedetta ZTL chiudendo strade (Via dei Provenzali e Via Ponticelli) per piazzare pedane e tavoli, a questo punto ci sembra che sia l’unica cosa importante in città visto la gran velocità di attuazione.
La scusa del Covid e degli assembramenti non regge più, non vogliamo le strade piene zeppe di tavoli, chi vuole un locale più grande può affittare uno spazio più grande, è semplice! Quei spazi “regalati” a causa del Covid non vogliamo che diventino un’occupazione perenne, è inimmaginabile pensare di far sedere migliaia di persone che si muovono nella zona movida.
Disagi:
– Continua l’occupazione di suolo pubblico (la scusa del Covid prima o poi dovrà terminare).
– Continuano le richieste delle attività notturne di piazzare pedane ed altri tavoli sulla strada ove chiaramente c’è un problema di sicurezza e viabilità (da via dei Provenzali a via Ponticelli a tutta Via Abate Tosti). Ricordiamo lo spazio necessario (mt 1,20) di passaggio pedonale.
– Continua il disagio legato alla tarda ora di chiusura che noi valutiamo esagerata, anche per la musica alta (specificamente su Via Abate Tosti), basterebbe fare un controllo (inesistenti) dopo le 23 per constatare le casse acustiche e conseguente alto volume della musica. Un esempio lampante è la situazione su Via Ponticelli e Via dei Provenzali dove esiste già un problema di vivibilità con le famiglie che abitano negli appartamenti al piano terra, i quali affacciandosi anche su Via Abate tosti sono costretti a chiudersi in casa subendo “l’allegro allargamento” delle attività notturne che piazzano serenamente tavoli, sedie e pannelli totalmente sotto e oltre le finestre delle abitazioni oltre che sulla strada adiacente. Il palazzo delle “case popolari” in questione sta subendo un vero e proprio accerchiamento, non pochi sono i danni al portone, al citofono, alle serrande, ai vasi con fiori posizionati dai cittadini, vomito e urine sotto casa e aggressioni verbali sono presenti in ogni “allegra” serata.
Facciamo notare che alcune abitazioni hanno le finestre a circa due metri da terra, altre hanno proprio l’ingresso e sono costretti a barricarsi. C’è gran timore.
-Pensiamo che non può diventare una colpa risiedere in un umile appartamento a piano terra comprato o affittato con sacrifici, Mola è un quartiere popolare dove abita gente umile infatti sono presenti anche case popolari appunto, non ci sono ville o attici. Vogliamo una buona convivenza con le attività ma allo stesso tempo un controllo maggiore e continuo, invece constatiamo da anni che non importa a nessuno di quei cittadini che ribadiamo, subiscono l’abusivismo e l’arroganza continua di alcune attività che nulla danno al quartiere a livello di economia e tantomeno di decoro.
Il disagio notturno di vario genere è subito chiaramente da tutti i residenti, la descrizione dei problemi va dalla parte finale di Via Lavanga a piazzale Testa fin sopra la scalinata che porta a Via della Conca, da Largo Paone
passando per Via Tullia e Via Abate Tosti con le piccole Via dei Provenzali, Via Ponticelli (da anni non si sistema un lampione che illumini la strada), Vicolo San Lorenzo senza dimenticare la piazzetta dietro la Torre di Mola che diventa inavvicinabile per via degli avventori e della scarsa illuminazione, anche qui basta constatare i vetri rotti e le bottiglie lasciate in terra a dimostrare i bivacchi.
Ribadiamo quindi le nostre proposte:
1 – chiusura notturna alle 02:00 (in modo che per le 03:00 la zona sia libera), da anni proponiamo che di sviluppare nuove aree più isolate con altre attività dove poter trascorrere le ore fino al mattino senza creare disagi ai cittadini. I giovani avrebbero la libertà di divertirsi senza infastidire nessuno.
2 – basta permessi e autorizzazioni di pedane e tavolini ovunque. I profitti di pochi non possono abbattere i diritti di molti. Il quartiere deve essere dotato anche di servizi, installazioni artistiche, più cultura e più verde.
3 – basta musica alta (si può stare ai tavoli con/o senza musica di accompagnamento e non con volumi da discoteca). Ci sono alcuni locali che possono fare serate di ottima musica dal vivo, altre non sono adibite.
4 – controllo serrato sull’abusivismo, sui rifiuti e sulla sosta. Avere i vigili di quartiere è sempre ottimale ma non devono solamente multare auto, per monitorare c’è bisogno di sinergia con le FdO che svolgono già un gran lavoro).
5 – non basta dichiarare zone pedonali e lasciare poi tutto allo sbando, più manutenzione e controllo! Chiediamo che le decisioni siano concertati con i residenti, vogliamo essere coinvolti e non subire passivamente ogni nuova idea del politico di turno. Siamo noi che viviamo nel quartiere non certo chi nella politica di volta in volta inventa ZTL e similari.
6 – Confrontarsi con i cittadini senza prendere decisioni che poi modificano in mal modo la vita di chi risiede nel quartiere. Siamo stufi di subire decisioni di politici e funzionari che non sanno nulla del quartiere, con le loro “immaginarie” decisioni di economia, intrattenimento e turismo, provocano disagi continui a chi abita il quartiere in questione. E che nessuno provi a raccontare la favola che “due bar” facciano girare l’economia cittadina perché altrimenti vuol dire che le capacità di intervenire seriamente sul tessuto economico in città sono davvero nulle.
Riflessioni:
vorremmo che si capisse una cosa molto semplice; nessuno è contro le attività, anche se c’è da constatare che la zona è passata da grazioso quartiere con trattorie e ristoranti tipici ad attrattiva per incalliti assuntori di alcool. Mola è un quartiere popolare dove la gente vive e ha il diritto sacrosanto di godersi la propria “dimora” senza continui disagi o per lo meno con la sicurezza di sapere che la zona sia monitorata, che non ci siano abusivismi, che ci sia la possibilità di poter avere una finestra aperta senza onde musicali che invadono casa (se qualcuno urla non possiamo farci nulla anche se tutto dipende dalla clientela che vuoi avere e vuoi “educare”). Ci sono persone che nel fine settimana hanno il diritto di uscire e divertirsi come altri hanno il diritto di riposare, ci sono anche persone che nel fine settimana lavorano e si alzano all’alba, tutto dovrebbe andare in una direzione di vivibilità, sicurezza e decoro aggiungiamo.
A tutti noi piacerebbe poter avere una convivenza armoniosa tra residenti e attività, A dimostrare questa volontà ci sono le iniziative svolte nel quartiere durante alcune festività nonostante i pochi contributi a disposizione, la collaborazione può essere proficua solo con il rispetto.
L’Associazione IoAmoFormia
Il Direttivo
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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