La parte privata di Acqualatina, da ieri 16 ottobre 2023, non è più della multinazionale francese Veolia, da oggi è nelle mani della multinazionale italo-americana Italgas.
Si aspettava solo il “SÌ” dei sindaci dell’Ato 4, che è arrivato senza batter ciglio, e tutte le reti idriche, le nostre sorgenti, gli impianti di depurazione, di sollevamento e le condotte sottomarine e i dissalatori, da oggi saranno gestiti da NEPTA il nuovo ramo di azienda di Italgas dedicato all’acqua, alla gestione dell’acqua pubblica.
Da oggi 6,2 milioni di italiani ( circa il 10% dell’intera popolazione nazionale) pagherà la sua bolletta a NEPTA o meglio la bolletta sarà sempre Acqualatina, ma il 49% degli introiti andranno a NEPTA.
Italgas ha pagato 115 milioni di euro, per entrare nel business dell’acqua, e dice con fierezza “che è solo l’inizio”, perché l’ambizione è quella di acquisire altre reti, arrivando a gestire tutta l’acqua nazionale.
Oggi l’acqua è il bene più prezioso, il suo valore non è minimamente comparabile a quello del petrolio, dell’oro, dei diamanti. L’acqua è alla base di qualsiasi economia e settore industriale. È alla base di qualsiasi forma di vita e sviluppo.
Con quel voto i sindaci della nostra provincia hanno definitivamente messo la parola FINE sulla gestione pubblica dell’acqua, ovviamente nell’ignavia di tutti, anche di quelli che si sono riempiti per anni la bocca di “acqua pubblica”, proprio di tutti.
“Chi gestirà l’acqua sarà padrone del mondo” diceva qualcuno e forse aveva ragione…da oggi il mondo o meglio almeno il 10% di noi, ha un nuovo padrone.
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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