Dopo aver raccolto insieme a decine di cittadini volontari migliaia di filtrini per la depurazione dispersi sulle spiagge che vanno da Scauri a Gaeta, dopo aver assistito all’ennesimo mal funzionamento di uno dei depuratori gestiti da Acqualatina, quello di Itri, e aver respirato i liquami depositati sulla spiaggia di Vindicio, avevamo chiesto di convocare la Commissione consiliare Ambiente del Comune di Formia, e di ascoltare nel merito i vertici dell’Ato4 e i dirigenti di Acqualatina.
Mercoledí 12 ottobre finalmente questa Commissione è stata convocata: diversi i punti da discutere, la questione inquinamento, filtrini e devastazione ambientale del nostro litorale viene posta all’ordine del giorno tra le “varie ed eventuali”.
Preventivamente l’Assessora Eleonora Zangrillo ci comunica che né Acqualatina, né l’Ato4 hanno risposto all’invito, evidentemente non reputando importante e necessario venire a fornire una spiegazione del disastro ambientale a cui sono state sottoposte le nostre spiagge e il nostro mare. Successivamente, sempre in Commissione, prendiamo visione delle risposte scritte dal gestore Acqualatina in seguito alle segnalazioni della Guardia Costiera di Gaeta intervenuta sui luoghi dei disastri. Il gestore in merito allo sversamento del depuratore di Itri scrive che “ il sovraccaricamento del canale collettore ha causato sporadici sversamenti come da voi segnalati”.
In merito ai filtrini dispersi sulle spiagge, lungo le scogliere e in mare, sempre Acqualatina scrive che “la verifica ha fatto segnalare la sporadica presenza di elementi plastici utiòizzati per la depurazione di acque reflue”.
Insomma, in due comunicazioni ufficiali e distinte, la societá Acqualatina S.p.A. ammette di essere responsabile di entrambi gli scempi ambientali, pensando forse con il termine “sporadico” di camuffare la realtà di una devastazione evidente, provando a far dimenticare il tutto cosa che in tanti non intendiamo fare.
Fin’ora sono stati raccolti quasi diecimila (10.000) filtrini, moltissimi altri ancora sono da raccogliere. Ancora non quantificati, invece, i metri cubi di acque reflue in localitá Calabretto arrivati tramite il Rio Pontone sulla spiaggia di Vindicio, oltre ad un potenziale inquinamento della falda acquifera.
Fonte: Profilo Facebook di Paola senza bavaglio Villa
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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