Acqualatina S.p.A. risponde a Mario Ciorra: nulla di anomalo, solo un normale intervento di recupero del credito dettato da un grave e perdurante stato di morosità.

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AcqualatinaIn merito alle dichiarazioni contenute nella nota del Sig. Mario Ciorra, secondo cui vi sarebbero delle “illegittime forzature” nelle bollette emesse, il Gestore ritiene doveroso rettificare, poiché simili affermazioni, oltreché gravi e infamanti, travisano del tutto la realtà dei fatti.

Prima di tutto, occorre ricordare al Sig. Ciorra che il deposito cauzionale esiste da sempre, a livello nazionale, per il servizio idrico, e non solo. Inoltre, al contrario delle accuse mosse dal Sig. Ciorra, le novità introdotte dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) hanno decisamente favorito gli utenti, sia perché vengano esonerati coloro che usufruiscono del Fondo Sociale e coloro che hanno attivato il pagamento automatico tramite domiciliazione bancaria, sia soprattutto perché vanno a diminuire notevolmente gli importi di deposito in vigore in ATO4.

La diminuzione media è del 40%, con casi, per alcune tipologie d’utenza, in cui la diminuzione supera il 70% rispetto alla situazione pre intervento dell’AEEGSI. (In allegato la tabella comparativa dei valori pre e post delibera AEEGSI)

Inoltre, il deposito cauzionale è uno strumento base per la lotta alla morosità, nonché una garanzia per tutti gli Utenti: i gestori non potranno procedere all’interruzione del flusso idrico fino a quando l’importo insoluto non avrà superato l’importo del deposito.

Aspetto, quest’ultimo, che dovrebbe interessare particolarmente al Sig. Ciorra, poiché le utenze che a lui fanno capo, nonostante i solleciti del Gestore e la proposta di un piano di rientro, versano in un grave e perdurante stato di morosità. Essendo, tali attività, classificate come “attività alberghiera” con tipologia d’uso “Stazioni di soggiorno – Loc. alberghiera”, poi, sono soggette a sospensione del flusso idrico, a differenza di quanto asserisce Ciorra: il pagamento di 700 euro di cui si parla nell’articolo non è altro che una misura attuata nei casi, come questo, in cui si rende necessario un recupero forzoso del credito attraverso la sospensione del flusso idrico tramite intervento su presa stradale, poiché l’Utente rende inaccessibile il proprio contatore.

In conclusione e per rispondere al Sig. Ciorra, nel caso specifico, Acqualatina non ha mai ricevuto alcun importo per il deposito cauzionale dal precedente Gestore (Consorzio Acquedotti Riuniti degli Aurunci), dunque, non può attuare conguagli di alcun tipo, in merito.


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