Fare Verde Provincia di Frosinone nei giorni scorsi ha ringraziato i militari del Nipaaf (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale) di Frosinone che diretti dal tenente colonnello Vitantonio Masi, nell’operazione “Acquanera”, hanno notificato 5 misure cautelari (3 arresti, un divieto di dimora e un obbligo di dimora) a dirigenti della Società AeA Spa responsabili ed ex responsabili dell’impianto di depurazione Cosilam di Villa Santa Lucia. Il reato contestato è inquinamento ambientale (ex art. 452 bis del Codice Penale) e a chiedere le misure cautelari è stato il Pm Emanuele De Franco dopo due anni di indagini degli uomini del colonnello Alessandro Bettosi. Il provvedimento restrittivo porta la firma del Gip Vittoria Sodani del Tribunale di Cassino. In buona sostanza Il corso d’acqua di superficie Rio Pioppeto sarebbe stato avvelenato dagli scarichi del depuratore Consortile pieni di acido solforico.
Ebbene il sodalizio Ambientalista dopo essere stato informato della relazione tra AeA, di Riccardo Bianchi e dei suoi rapporti con la politica che “conta”. Ed infatti “Dalle carte processuali emerge una “strana” telefonata ad un esponente di spicco del PD ciociaro, nonché Presidente del Consorzio Asi e prossimo alla nomina, da parte di Zingaretti, a Presidente del Consorzio Unico del Lazio. Si tratta di Francesco De Angelis” .
Alla luce di quanto è emerso: <Secondo gli inquirenti, nella telefonata Riccardo Bianchi invece di lamentarsi per pretendere il rispetto delle regole, “ne fa una questione di soldi, nella piena consapevolezza che l’azienda scaricherà i reflui violando parametri importanti, addirittura secondo lui non derogabili”. Nello stesso documento, inoltre, si evince che “la telefonata riportata si ritiene particolarmente rilevante in quanto evidenzia come la depurazione dei reflui sia un problema marginale rispetto ai guadagni derivanti dagli allacci delle aziende”. E la telefonata di Bianchi a De Angelis sembra proprio una richiesta di aiuto per arrivare ad un “incontro magari la prossima settimana vedi tu…. me lo fai sapere, incontriamo anche insieme aaaaa… Ora Si e ci facciamo dì che vogliono fa. Se vogliono un contratto chiuso, che parametri voglion….. capito?”>. Dalle intercettazioni risulta ancora che per le autorizzazioni necessarie al depuratore Cosilam in Villa Santa Lucia “il problema è che chi esamina l’istanza AIA non è la Tosini (la dirigente della regione Lazio arrestata nel marzo scorso) , bensì la dirigente del settore ambiente della Provincia di Frosinone, con la quale non si ragiona”.
Fare Verde grida allo scandalo e fin da ora chiede di rivedere tutte le autorizzazioni concesse dalla Regione Lazio negli ultimi anni e rivolgendosi al Governatore Zingaretti chiede un atto di consapevolezza e quindi la sospensione del Presidente del Consorzio Unico del Lazio in autotutela almeno fino a quando la Magistratura avrà fatto piena chiarezza sugli impianti di depurazione.
Fare Verde Provincia di Frosinone
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