Il Consiglio comunale di Sermoneta, convocato il 5 novembre dal Presidente Luigi Torelli, ha approvato a maggioranza il Bilancio 2013. “Il bilancio più difficile degli ultimi 10 anni, se non il più difficile”, ha spiegato il delegato alle finanze Antonio Di Lenola, illustrando l’atto. “Abbiamo assistito in questi mesi ad un autentico balletto di norme che hanno modificato fino a 3 giorni fa la disciplina dei tributi locali, mettendo a dura prova la stabilità economica dei Comuni – ha spiegato Di Lenola. In questa situazione abbiamo lo stesso prodotto un bilancio solido, reale, ragionato, di concerto di tutti gli assessorati, e rispondente alle necessità di tutte le fasce di popolazione: famiglie, anziani, studenti, giovani, disabili, attività produttive. È stato garantito il diritto allo studio e prestata attenzione ai servizi sociali e alle opere pubbliche, portando a compimento i cantieri in essere e dando priorità alle manutenzioni, alla sicurezza stradale e alla vivibilità del nostro territorio. Si è cercato di non aumentare la pressione fiscale, tanto è che tutte le tariffe per i servizi a domanda individuale, come ad esempio scuolabus e mense, non sono aumentate rispetto al 2012, venendo incontro al momento difficile che stanno vivendo le famiglie. Nonostante i costi siano aumentati, è stata lo stesso mantenuto la qualità dei servizi. È rimasta invariata anche l’addizionale comunale Irpef”. Unica eccezione, la nuova tassa su rifiuti e servizi, la Tares, introdotta dal Governo e che sostituisce la Tarsu: da quest’anno la tariffa deve coprire il 100% del costo del servizio, a differenza del passato. “Nonostante la Tares abbia dei parametri imposti dalla legge – ha aggiunto il delegato alle Finanze, ringraziando i colleghi della maggioranza e gli uffici finanziari per il lavoro svolto in questi mesi – le tariffe sono state calcolate con i coefficienti minimi, applicando riduzioni del 30% dove possibile per non gravare sulle famiglie numerose, e sgravi ed agevolazioni su quelle attività produttive ed i coltivatori diretti”. Confermata la lotta all’evasione ed elusione tributaria intrapresa dall’Amministrazione fin dall’inizio del mandato. Sull’Imu, il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità un emendamento del delegato alle Finanze che equipara all’abitazione principale le unità immobiliari concesse in comodato, con determinate prescrizioni, recependo così una norma introdotta dal Parlamento solo a fine ottobre. “Uno sforzo fatto a dimostrazione della volontà di andare incontro, per quanto possibile, alle famiglie”. Confermate le entrate per le violazioni al codice della strada, di cui il 78% (e non il 50% come previsto dalla legge) sarà reinvestito in sicurezza stradale e nel funzionamento della Polizia Locale. L’avanzo d’amministrazione scaturito dal rendiconto del 2013 sarà impiegato per la manutenzione stradale e per le opere pubbliche, come Palazzo Scatafassi, la Palestra alla scuola elementare di Sermoneta Scalo e la sistemazione di Via Pompa a Vento. L’opposizione l’ha definito un Bilancio che galleggia – ha spiegato il capogruppo Claudio Damiano – e in una situazione in cui l’Italia affonda, anche galleggiare è un grande risultato. In realtà con questo atto abbiamo garantito stabilità economica del nostro Comune: è il bilancio migliore che, in questa situazione d’incertezze, potevamo fare”.
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