Per la realizzazione del collegamento dell’autostrada “Cisterna-Valmontone e opere connesse”, la cosiddetta “bretella”, è stato disposto l’esproprio, a favore della Regione, di decine di ettari di terra ad Aprilia, da Campoverde fino al confine con Velletri.
Il decreto di espropriazine firmato dal commissario straordinario Antonio Mallamo è stato pubblicato in questi giorni e riporta un lungo elenco “di aree o immobili o diritti eventualmente connessi, siti nei rispettivi territori comunali indicati nel piano particellare di esproprio allegato al Decreto, nel quale sono specificati i riferimenti catastali che individuano le singole particelle immobiliari espropriate, le rispettive ditte catastali proprietarie e la superficie espropriata per ciascuna particella”.
Si tratta di terreni coltivati a kiwi, ma anche vigneti e frutteti che dovranno lasciare il posto al collegamento stradale che porterà a connettere la Pontina all’autostrada Roma Napoli, al casello di Valmontone.
I proprietari sono stati convocati in Regione per definire gli espropri. Una procedura che dovrebbe concludersi il 9 novembre, salvo ricorsi al Tribunale amministrativo regionale.
Dell’opera si parla da almeno vent’anni e non c’è uniformità di pensiero: l’opinione pubblica è divisa tra chi ritiene che la Cisterna-Valmontone sia fondamentale per rilanciare l’economia e chi invece è convinto che abbia un impatto ambientale devastante. Di certo, sia quando governava il centrosinistra, sia ora con il centrodestra le amministrazioni regionali sono sempre state orientate ad appoggiare la realizzazione dell’opera
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