“Blu, il Clima della Cultura”: presentato presso la Sala Conferenze di Palazzo De Vio il dossier di candidatura per Gaeta Capitale Italiana della Cultura 2026

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Rendere Gaeta e il suo territorio un modello, perché è qui, nelle Terre dei Miti, che si può respirare e sentirsi ispirare dal Clima della Cultura. È stato presentato nel pomeriggio di oggi, presso una gremita Sala Conferenze di Palazzo De Vio, il dossier di candidatura “Blu, il Clima della Cultura”, con il quale Gaeta sarà in lizza con altre quindici pretendenti al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026. 

Davanti alla quasi totalità dei 140 partner che hanno aderito al progetto, tra Comuni, Enti pubblici locali, Istituti scolastici, Enti religiosi, Associazioni, Aziende e cittadini innamorati della propria Terra, la giornalista, scrittrice e conduttrice Mediaset, Safiria Leccese, ha presentato un evento che ha riscosso grande successo tra i partecipanti, in termini di coinvolgimento, entusiasmo ed emozione. A fare gli onori di casa, l’Arcivescovo Luigi Vari, al quale hanno fatto seguito gli interventi del Presidente della Camera di Commercio Frosinone-Latina, Giovanni Acampora, e del Rettore dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Marco Dell’Isola, che hanno confermato con vigore l’appoggio alla candidatura di Gaeta, con l’auspicio di arrivare, insieme, il più lontano possibile. 

Appassionato e sentito l’intervento del Sindaco Cristian Leccese, che ha sottolineato come Blu sia «un progetto di sistema territoriale che va oltre i confini naturali della Città, e ha l’obiettivo di contribuire alla redazione delle linee guida dei programmi di rigenerazione urbana dell’Unione Europea. Una delle azioni proposte dal dossier di candidatura a Capitale della Cultura è infatti la redazione di una pubblicazione scientifica curata da tecnici professionisti esperti del settore che sintetizzi le caratteristiche del nostro territorio: “codificare il nostro clima della cultura” per renderlo un modello di rigenerazione esportabile in tutta Europa e, forse, in tutto il mondo. In tema di rigenerazione urbana la Commissione europea ha istituito un nuovo gruppo di riflessione e azione, denominato “Laboratorio per il nuovo Bauhaus europeo”, i cui membri coopereranno per creare, collaudare e sperimentare nuovi strumenti, soluzioni e raccomandazioni politiche. Il laboratorio si riallaccia allo spirito collaborativo che anima il movimento, armonizzando diversi percorsi di vita e gettando ponti verso la società, l’industria e la politica, con l’obiettivo di unire le persone e trovare nuovi modi per creare insieme. Ricordiamo che la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: “Il nuovo Bauhaus europeo combina la grande visione del Green Deal europeo con un cambiamento tangibile sul terreno. Un cambiamento che migliori la nostra vita quotidiana e sia davvero tangibile e sperimentabile dalle persone: negli edifici, negli spazi pubblici, ma anche nella moda o nell’arredamento. Il nuovo Bauhaus europeo mira a creare un nuovo stile di vita in sintonia con la sostenibilità e un design di eccellenza: uno stile di vita che necessiti di meno carbonio e sia inclusivo e accessibile a tutti”. E su questo argomento la nostra Città intende contribuire fattivamente, portando in dote le rilevanze scientifiche, sociali e culturali di un territorio che sa parlare alle persone, che riesce a influire positivamente su di esse e riesce, naturalmente, a sviluppare benessere e qualità della vita».

Ad approfondire l’aspetto dei 60 progetti inseriti nel dossier, è stato il Delegato alla Cultura, Gennaro Romanelli, che si è soffermato in particolare su 7 eventi: «Il Blu e l’immensità dell’arte, che proclamerà Gaeta come Città d’Arte permanente; Blu Food; Sinfonie del Blu, grazie all’impegno dell’Associazione Musicale San Giovanni a Mare; Blu come lo spazio, con l’aiuto dell’astrofisica Ersilia Vaudo; Una pianta per ogni abitante, in collaborazione con Fondazione Del Roscio; Insula, con Fondazione Golinelli; Festa Nazionale del Mare: sono solo alcuni dei ben 60 progetti che interessano tutti i settori trainanti della società, tra cui l’economia e il turismo, il mare e l’arte in ogni sua declinazione, la fede e le tradizioni, la storia e le scienze, lo sport e l’enogastronomia, l’imprenditorialità e le nuove tecnologie, l’educazione e la formazione, l’ambiente e la rigenerazione urbana. Tutte progettualità che amiamo definire Blu, per il significato e il valore profondo che attribuiamo a questa parola, per noi molto più che un semplice colore. Blu è l’indagine e la cura di sé, Blu è il rapporto empatico con il prossimo, Blu è la relazione profonda con il tempo e lo spazio, con l’ambiente e la natura che ci circonda. Più sentite e attuali che mai sono infatti le parole di Papa Francesco: “La nostra preoccupazione per il cambiamento climatico va oltre un approccio meramente ecologico, perché la nostra cura per l’altro e la nostra cura per la terra sono intimamente legate. Il cambiamento climatico è una delle principali sfide che la società e la comunità globale devono affrontare”».

Leonardo Valle, Presidente di Cethegus, Società Consortile per Azioni, tra i soggetti attuatori del progetto, si è invece soffermato sulla valutazione economico-finanziaria e sul modello di attuazione e governance indicati nel dossier: «Un dossier di altissimo livello, oltre 140 tra Stakeholders e Shareholders, oltre 30 milioni di opere strutturali pronte entro dicembre 2025, di cui il 78% già finanziate. Di grande attinenza e modernità il titolo del dossier di candidatura, “Blu, il Clima della Cultura”, un accostamento cromatico che abbina il Blu alla cultura, al mito, alla storia millenaria, come effetto leva sulla economia sostenibile e l’inclusione sociale. Gaeta si presenta al mondo avendo interpretato in tutti i suoi aspetti l’agenda Next Generation EU, perché ci crede, un ecosistema Coast and Countryside composto da 24 comuni uniti da sempre. Presentata anche la Governance, una “Casa di Vetro” con Camera di Commercio, Università di Cassino, Comune di Gaeta e la consortile Cethegus in prima linea. Una candidatura all’altezza di una Capitale Europea della cultura, proposta per alzare il livello in Italia, proponendo un nuovo modello culturale totalmente sostenibile ed inclusivo, il Blu. L’ispirazione finale è arrivata dalla Premier Giorgia Meloni, che testualmente ha affermato: “È la linea blu che disegna la fisionomia dell’Italia, rendendola unica”. Gaeta sarà capitale nel 2026 perché interpreta questi valori ben presenti nella mente e nei cuori di tutti gli italiani». 

Gaeta e le Terre dei Miti ci sono e vogliono farsi sentire. E oggi l’hanno dimostrato più che mai. 


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