Dopo un grandissimo campionato di Promozione nella stagione 2016-17 conclusosi con l’approdo dell’Insieme Ausonia nel campionato di Eccellenza la stagione 2017-18 doveva essere per Salvatore “Sasà Caiazzo quella della consacrazione nella massima serie dei campionati regionali, seconda punta o trequartista interno o esterno il giocatore ha sempre dimostrato di avere ottime giocate e qualche volta troppo appeal con il pallone ma restando pur sempre uno di quegli elementi che in squadra può darti quella imprevedibilità inaspettata.
La stagione però iniziata ancora con l’Insieme Ausonia, non ha confermato le aspettative ma anzi si è trasformata in un capitolo al quale mettere subito il punto e poi cambiare pagina.
Lo abbiamo contattato per parlare un pochino di questa stagione e magari del futuro:
Sasà cosa è stato questo campionato? Ho iniziato ad Ausonia – esordisce il giocatore – perché c’era entusiasmo di fare grandi cose anche in eccellenza e ti dico che fino a dicembre ho fatto il Mio dovere realizzando anche delle reti, poi qualcosa è cambiato e l’ambiente si è destabilizzato, lo spogliatoio che prima era una famiglia era cambiato, sono dovuto andare via perché non c’erano più i presupposti tecnici per andare avanti… Mi sono rimesso in gioco scendendo di categoria accettando un doppio salto all’indietro in Prima Categoria, c’era un progetto a Piedimonte sia livello calcistico e sia a livello lavorativo ma il tutto si è poi rivelato una chimera con le persone che prima mi avevano dato certezze sparite nel momento in cui i giochi erano chiusi e quindi non puoi più prendere altre strade.
Come ha influito tutto ciò? Bè è normale che all’ inizio accusi il tutto, è come perdere una stagione poi arriva la voglia di rialzarsi e rimettersi in gioco per tornare dove sei arrivato con tanto lavoro e dedizione, ora mi alleno per mettermi in forma per fino luglio e per togliermi ancora tante soddisfazioni personali.. dando sempre dare il massimo e puntando sempre in alto con la massima professionalità che ho sempre avuto con qualsiasi maglia.
Ausonia è stata una tappa importante della tua carriera e sentendoti parlare lì è rimasto un pezzo di cuore. Quando parli di Ausonia mi vengono i brividi ho dato tanto e ricevuto tanto dal punto di vista umano e professionale, quando a dicembre ho lasciato la squadra il mio cuore è rimasto la, ho continuato a seguirli e sono anche tornato allo stadio per alcune gare, i rapporti con mister Gioia non sono mai cambiati come del resto quelli con il Direttore Carlo Iodice, Ausonia è una piazza dove tanti fattori ti permettono di poter lavorare divertendoti e tirando fuori il massimo, cosa che spesso è difficile da trovare i tifosi sono degli amici e ti supportano anche nei momenti complicati non ti nego che in qualsiasi momento tornerei di corsa, perché li e casa mia.
Grazie Sasà e buon lavoro.
Sono uno dei titolari dell’emittente e sono anche conduttore di vari programmi.
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