Caldo estremo nelle scuole: il CNDDU chiede di posticipare l’apertura o installare climatizzatori

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Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) ha lanciato un appello urgente al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e alle amministrazioni regionali, chiedendo di affrontare il problema delle temperature elevate nelle scuole del Centro-Sud Italia.

Il cambiamento climatico sta portando a estati sempre più torride, con temperature che spesso superano i 35°C. Molte scuole, prive di sistemi di climatizzazione adeguati, si trovano impreparate ad affrontare queste condizioni estreme, che mettono a rischio la salute e il benessere di studenti e insegnanti.

Il CNDDU propone due possibili soluzioni:

  1. Posticipare l’apertura delle scuole: Si suggerisce di modificare i calendari regionali, spostando l’inizio delle attività scolastiche a fine settembre o inizio ottobre, quando le temperature sono più miti.
  2. Installare climatizzatori: In alternativa, si chiede di dotare le aule scolastiche di sistemi di condizionamento adeguati.

L’organizzazione sottolinea che le alte temperature non solo rendono difficile mantenere un abbigliamento consono all’ambiente scolastico, ma compromettono anche l’efficacia dell’apprendimento e dell’insegnamento. Il rischio di colpi di calore, dovuti alla combinazione di temperature elevate, alta umidità e scarsa ventilazione, è una preoccupazione concreta, soprattutto per i soggetti più vulnerabili.

Il CNDDU evidenzia anche la crescente presenza di studenti fragili nelle scuole, le cui condizioni di salute li rendono particolarmente sensibili alle condizioni ambientali sfavorevoli. Inoltre, si fa notare che oltre il 90% degli insegnanti che rientrano nella propria sede di servizio usufruisce della legge 104/92 per gravi motivi di salute personali, sottolineando l’importanza di creare un ambiente di lavoro salubre.

Fonte: Orizzontescuola.it


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