Nonostante le numerose iniziative dell’inquilinato resistente organizzato con l’As.I.A.-USB e dei movimenti per il diritto all’abitare, che hanno richiesto al Governo, alla Prefettura, all’Amministrazione regionale e a quella comunale di intervenire dentro la drammatica vicenda rappresentata dagli sfratti per finita locazione e per morosità, riprende a Roma la raffica degli sfratti.
Domani, giovedì 12 settembre, sono previsti 11 sfratti di inquilini Enpaia, in via Deserto dei Gobi 13. Sono famiglie cacciate per finita locazione, in quanto si sono rifiutate di accettare l’aumento dei canoni che peraltro non sarebbero state in grado di sostenere.
Quattro di questi inquilini sono al 6° accesso e da contatti con l’Ufficiale Giudiziario risulterebbe che gli avvocati Enpaia abbiano richiesto l’intervento della forza pubblica.
L’As.I.A.-USB ritiene che questa sia una modalità pericolosa: persone che avrebbero bisogno di una risposta sociale al loro bisogno di casa e di un affitto sostenibile vengono trattate come un problema di ordine pubblico. Per questo domani i suoi attivisti interverranno numerosi e numerose per difendere le famiglie che rischiano lo sfratto.
L’As.I.A.-USB chiede inoltre al Sindaco Marino di prendere parola con più forza di quanto fatto finora. Il ruolo dell’Anci e dei sindaci è ancora troppo defilato dal merito della questione, mentre sarebbe auspicabile un segnale di prossimità maggiormente autorevole ed a livello nazionale.
Lunedì 16 è stata inoltre indetta un’assemblea cittadina presso lo stabile occupato di via Casalboccone 112, dalle ore 17.30. L’inquilinato resistente e le famiglie sotto sfratto incontreranno il presidente del Municipio terzo Marchionne e l’assessore comunale alla Casa Ozzimo. Da questo confronto dovrà scaturire una campagna cittadina di tutela degli sfratti, degli sgomberi e dei pignoramenti.
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