Il Tribunale di Frosinone sezione penale, esaminate le richieste di riesame, istanze presentate dagli Avvocati Edoardo Fascione e Massimiliano Lisi ex art. 324 cod. proc. pen., proposte da V. B. e S. R. avverso il decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Cassino, sentite le parti in Camera di Consiglio all’udienza del 16,4,21 e sciolta la riserva in quella sede espressa, ha emesso ordinanza in parziale accoglimento della richiesta di riesame proposta da V. B. e S. R. e rideterminata la somma da sottoporre a sequestro per profitto di reato maturato in relazione ai farmaci dispensati attraverso la Farmacia di Marina di Minturno in Euro 32.209,06 e per l’effetto revoca il decreto di sequestro preventivo emesso in relazione a tali farmaci per la residua somma. Il Procuratore Beatrice Siravo, nei confronti di V.B, e S. R. aveva formulato accuse a vario titolo: corruzione, peculato, falso in certificazioni mediche, truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, oltre che detenzione illecita e spaccio di farmaci contenenti sostanze stupefacenti, nella vicenda denominata “Ricetta Express” le cui indagini sono state condotte dai Carabinieri dei Nas di Latina e che ha visto coinvolti un medico N.P. 61enne del Pronto Soccorso dell’Ospedale Dono Svizzero di Formia, un dipendente 52enne della Farmacia di M. di Minturno e una paziente 62enne di Formia.
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