Nei locali della Palestra dell’ITE si è tenuta una Conferenza sul tema del Cyberbullismo rivolta ai ragazzi della scuola media “Fusco” (prime , seconde e terze) e dell’ITE, alunni delle classi prime e seconde. La Conferenza Iniziata con i saluti del Dirigente Scolastico Prof. Amato Polidoro, si è tenuta in collaborazione con la Polizia di Stato, Commissario di Formia Dott. Aurelio Metelli, la Polizia Postale di Latina, Ispettore Salvatore Madera e con l’intervento straordinario della Dott.ssa Monica Sansone, garante dell’infanzia e dell’adolescenza, figura instituita nel Lazio con L.R. 38/2002, con l’incarico di vigilare sull’applicazione nel territorio regionale della Convenzione sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989. Fra cui l’assistenza ai minori presso Istituti educativo-assistenziali, strutture residenziali e ambienti esterni alla famiglia, al fine di segnalare ai servizi sociali e all’Autorità Giudiziaria, interventi immediati d’ordine assistenziale e giudiziario. Tali compiti prevedono la diffusione, la conoscenza dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, come nel caso di oggi in cui in sala la Dott.ssa Sansone ha illustrato ai ragazzi presenti, quanto sia estremamente facile oggi, essere vittime di reato e i relativi strumenti e tutele previsti dall’ordinamento sul piano penale e civile. Il tema è stato poi ripreso e approfondito dagli agenti di Polizia Postale, attraverso l’intervento dell’Ispettore Salvatore Madera che ha illustrato ai ragazzi presenti che il Cyberbullismo non è altro che la diffusione su Web di atti di bullismo, esercitati su una vittima, caratterizzati da azioni violente, aggressioni fisiche e intimidatorie, molestie verbali e persecuzioni generalmente attuati o localizzati a scuola, per le strade, da uno o più “bulli”, attraverso Applicazioni Social largamente in uso fra gli adolescenti, quali: “Facebook, Instagram, TikTok ecc. Un conseguente incremento del fenomeno per via di più ampia visione. Oggi la tecnologia informatica, consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati su siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo, un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chatt rooms, istant messaging, siti web, telefonate), con l’obiettivo di arrecare danni ad un coetaneo incapace di difendersi. Non sono mancati diversi riferimenti a episodi accaduti e soprattutto alle norme legali con atti punibili con la reclusione. La conferenza si è conclusa con alcune domande poste dai ragazzi fortemente interessati al tema trattato
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