Giova precisare, da subito, che il nostro intervento è stato solo ed unicamente politico, quindi il vittimismo messo in campo dal sindaco Pompeo (“attacchi alla mia persona”) è del tutto fuori luogo e lontano dal nostro modus operandi. Al contrario la replica sindacale è rancorosa e personale, perché di politica veramente non c’è niente.
Il Sindaco, infatti, non ha risposto ad una sola delle nostre tante criticità avanzate, non è entrato minimamente nel merito dei problemi amministrativi da noi denunciati perché non ha argomenti, giustificazioni e motivazioni da addurre, finendo per scagliarsi sulla mia persona, con offese nemmeno velate, e in modo sgradevole ed ingrato.
Come minoranza consiliare abbiamo espresso solo alcune delle tante criticità politiche e/o amministrative che affliggono questo territorio dovute solo ed unicamente all’inefficienza di questa amministrazione. Per non parlare della catastrofe generata, sempre per incapacità di questa maggioranza, nel mondo della scuola dell’Istituto Omnicomprensivo di Castelforte dove rischiamo di perdere l’autonomia (dopo 40 anni) , di essere smembrati nei vari ordini scolastici e accorpati a SS. Cosma e Damiano come se fossimo una succursale. Una disfatta solo per non accettare la linea della minoranza che in Consiglio Comunale, nel mese di ottobre 2023, aveva proposto la fusione con la realtà scolastica di Ponza (erano anche d’accordo) che ci avrebbe messo al riparo dalle scellerate ipotesi di nuovo dimensionamento scolastico che già si paventavano.
Il Sindaco, inoltre, prima di provare ad impartire lezioni sulle mancati lodi ricevute oltre i confini territoriali, dovrebbe non farsi accecare dall’ira ed essere un po’ più riflessivo, perché non mi pare che abbia mai varcato la soglia del nostro Comune, se non per presenziare a qualche sagra, con tanto di uso improprio della fascia, brillando solo per la sua assenza su tavoli provinciali e regionali.
In merito alle critiche sui ruoli ricoperti, il sottoscritto durante il mandato sindacale, con senso di responsabilità ha fatto anche dei passi indietro, nonostante ci fossero tutte le condizioni per esprimere una candidatura provinciale, alla ricerca di un gioco di squadra, che purtroppo non c’è stato. Infatti ci siamo trovati privi del rappresentante provinciale, che con grande fatica eravamo riusciti ad eleggere, perché, all’indomani delle elezioni, ha pensato bene di dimettersi e di fare altre scelte (personali), lasciando orfano il nostro territorio di
rappresentanza. Adesso mi si viene a fare anche la ramanzina di non aver ricoperto cariche provinciali!
Non solo, perché oltre al danno, anche la beffa. Infatti la mia consiliatura non è stata affatto agevole in quanto continuamente minata da richieste di sfiducia in Consiglio Comunale, grazie anche all’attuale Sindaco, ma comunque sempre ispirate dal solito suggeritore.
Concludo con una riflessione : perché il dominus chiede continuamente la mia collaborazione, dicendomi che sono bravo e capace quando suggerisco nuove visioni amministrative o quando riesco a disinnescare incrementi tariffari sulla Tari , oppure quando li indirizzo sul recupero dei Torrioni e delle Mure di Cinta grazie all’otto per mille con la Presidenza del Consiglio dei Ministri (che non esce su nessun “bando istituzionale”) e poi quando sono critico con questa amministrazione (che lo impone anche il mio ruolo di minoranza), divento il “primo della classe ”tanto da“ non offrire alcun spunto collaborativo” , che “non faccio niente per il Paese” , che “sono narcisista” e che “devo accrescere il proprio ego” ? Questo atteggiamento dicotomico sarebbe da studiare.
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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