Castelforte: “Le modifiche del tracciato originario della Via Francigena del tratto Campano ai confini con il Lazio lo rendono insicuro determinando problemi di sicurezza”

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Dopo l’iniziativa del Sindaco di Castelforte Angelo Felice Pompeo, accolta e fatta propria anche dai Sindaci di Sessa Aurunca Lorenzo Di Iorio e del Vice Sindaco di Cellole Giovanni Iovino in merito al sentiero della Via Francigena ed in particolare in relazione alla difformità di tracciato che sta interessando il tratto ubicato nella parte finale della Regione Campania e che conduce nel Lazio la cui tabellazione esclude, appunto, il Comune di Castelforte è intervenuto in questi giorni anche il Presidente del Gruppo dei Dodici Giancarlo Forte che ha interessato il Presidente dell’AEVF Massimo Tedeschi.

Nella circostanziata nota, il Presidente Forte non solo evidenzia che la Regione Campania sta tabellando un tracciato non ufficiale e non approvato dal Consiglio d’Europa, dalle Regioni e dell’AEVF da atto al Comune di Castelforte di essere stato uno dei primi, se non il primo comune, ad accogliere con simpatia e partecipazione il progetto della realizzazione della Via Francigena del Sud e di essere, tra l’altro anche socio dell’AEVF (Associazione Europea delle Vie Francigene) oltre ad essersi sempre impegnato nella promozione e valorizzazione del percorso. Il Presidente Forte evidenzia come la tappa di Castelforte con la presenza, tra l’altro, della chiesa di Santa Maria in Pensulis, dove sono ancora visibili i simboli dei cavalieri Templari e i resti dell’antica Scafa (barcone utilizzato dalle popolazioni per attraversare il fiume Garigliano).

Il Presidente del Gruppo dei Dodici fa, inoltre, notare che la difformità di percorso che sta cercando di attuare la Regione Campania “porta inevitabilmente confusione al camminatore e al pellegrino che si appresta a percorrere la via Francigena, soprattutto da Sud verso Roma e potrebbe causare un problema si sicurezza sia per la facilità di smarrire il tracciato, sia perché ci si troverebbe in un caos sulla rotatoria stradale a scorrimento veloce, la SS Domiziana, in assenza di passaggi pedonali e, quindi, senza le condizioni minime di sicurezza. Il tema delle conformità e corrispondenza tra l’unicità di segnaletica che si incontra in tutta la Via Francigena, le notizie e tracce sulla guida ufficiale riteniamo che sia di fondamentale importanza.  –prosegue con determinazione il Presidente Forte- Non ci possono essere discrasie tra una cosa e l’altra ciò darebbe l’idea di un cammino che è si importante ma che è anche confusionario e poco sicuro”.


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