E’ stata una mera e profonda lezione di legalità quella tenuta dal Giudice Raffaele Cantone nella mattinata di Mercoledi 5 Gennaio, alla presenza di tutta la scolaresca dei rispettivi indirizzi e parte del Comprensivo di Santi Cosma e Damiano organizzata e sentitamente voluta dalla Prof.ssa Franca Di Principe docente di Diritto Della sez. Commerciale del medesimo Istituto. L’evento si è concretizzato negli ampi locali della Palestra di Via Pozzilli a cui erano presenti: Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Angela Falso, il Sindaco di Castelforte Patrizia Gaetano, il vice Sindaco di Santi Cosma e Damiano Vincenzo Petruccelli, il Presidente del Sistema Bibliotecario del Sud Pontino Giancarlo Cardillo e il Mresciallo Vincenzo De Toro Comandante della Caserma dei Carabiieri di Castelforte. Fra aneddoti e storie di cruda realtà il discorso intavolato dal Giudice Cantone ha avuto come obiettivo fondamentale l’importanza della cultura, sottolineando come le mafie costruiscono imperi sulle ignoranze dei popoli sulla mancata onestà nel denunciare circostanze che li coinvolgono direttamente e soprattutto la quasi totale considerazione e stima verso soggetti malavitosi. Senza dubbio interessanti le domande poste da alcuni alunni soprattutto su argomenti di estrema attualità. Riguardo la situazione della Campania e soprattutto della zona del Casertano dove le mafie hanno proliferato, il Giudice Cantone ha puntualizzato: “le regole” vanno rispettate; dove mancano le regole crescono i fenomeni malavitosi. Le organizzazioni criminali hanno bisogno di persone che vivono sul territorio e che stanno dalla loro parte, ramificare i rapporti anche attraverso lo sport, il calcio per esempio consente di estendere i contatti delle cosche, soprattutto nelle squadre minori, allo stadio si incontrano e si stringono rapporti con molteplici persone che ricoprono incarichi in svariati settori dello stato e nel commercio. Fino a quando esisteranno le mafie noi non potremo fare una vita normale, non potremmo mai vivere in pace.. Sono state un paio di ore intense in cui i concetti esposti sono stati pienamente assorbiti dai ragazzi presenti tanto da esternare un sentito e clamoroso applauso alla fine del dibattito
Il Giudice Raffaele Cantone è entrato in magistratura nel 1991. È stato sostituto procuratore presso il tribunale di Napoli fino al1999, anno in cui è entrato nella Direzione distrettuale antimafia napoletana di cui ha fatto parte fino al 2007. Si è occupato delle indagini sul clan camorristico dei Casalesi, riferite anche nel noto best seller di Roberto Saviano Gomorra, riuscendo ad ottenere la condanna all’ergastolo dei più importanti capi di quel gruppo fra cui Francesco Schiavone, detto Sandokan, Francesco Bidognetti, dettoCicciotto ‘e Mezzanott, Walter Schiavone, detto Walterino, Augusto La Torre, Mario Esposito e numerosi altri. Si è occupato anche delle indagini sulle infiltrazioni dei clan casertani all’estero; in particolare in Scozia, dove è stata individuata una vera e propria filiale del clan La Torre di Mondragone dedita al reinvestimento in attività imprenditoriali e commerciali di proventi illeciti, in Germania, Romaniaed Ungheria dove esponenti del clan Schiavone durante la latitanza si erano stabiliti ed avevano acquistato beni immobili ed imprese. Ha curato il filone di indagini che hanno riguardato gli investimenti del gruppo Zagaria in Parma e Milano facendo condannare per associazione camorristica un importante immobiliarista di Parma. Vive tutelato dal 1999 e sottoposto a scorta dal 2003 in quanto gli investigatori scoprirono un progetto di un attentato ai suoi danni organizzato dal clan dei Casalesi.
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