“Ringrazio il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che, con proprio decreto, ha accolto l’istanza da me prodotta –dice il Sindaco Giancarlo Cardillo- di proclamare lo stato di calamità naturale sull’intero territorio del Comune nostro Comune in conseguenza degli eventi eccezionali di natura metereologica che, nel corso dei giorni dal 6 al 9 dicembre 2020, hanno provocato ingenti danni alle infrastrutture viarie, alle strutture termali e del benessere di Suio, alle attività commerciali e produttive e, alle abitazioni private, creando situazioni emergenziali e di disagio alla popolazione colpita dall’evento, nonché condizioni sia specifiche che diffuse di pericolo per la pubblica e privata incolumità”.
Come si ricorderà, dal 6 al 9 dicembre scorso a seguito delle avverse condizioni meteo e delle ingenti piogge si è verificato lo straripamento del fiume Garigliano che hanno indotto il sindaco a richieste alla Regione Lazio e all’agenzia regionale di protezione civile regionale. La dichiarazione dello stato di calamità naturale e la conseguente adozione di misure di sostegno urgenti all’economia e alle aziende colpite.
Nella specifica comunicazione il Sindaco aveva provveduto a segnalare tempestivamente che a seguito di quelli eventi eccezionali era stato necessaria l’attivazione del Centro Operativo Comunale, della Protezione Civile, della Provincia di Latina, dell’Astral, del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Castelforte e di tutte le forze dell’ordine a causa dello straripamento del fiume Garigliano e che il territorio comunale aveva subito un vero e proprio disastro che ha colpito, in particolare, l’area termale della frazione di Suio Terme determinando ingenti danni alle strutture alberghiere, agli impianti termali, ai centri benessere e alle strutture adibite a piscine termali ivi compresi abitazioni insistenti nell’area considerata. Notevoli danni sono stati subiti anche dalle colture agricole: ortofrutticole (coltivazioni ortaggi e aranceti).
L’economia di Suio Terme, già in crisi per le ripercussioni della situazione economica nazionale e della pandemia in atto, ha subito, con lo straripamento del Garigliano l’ennesimo duro colpo che ha messo in ginocchio le aziende esistenti e tutto l’indotto ivi compresa l’occupazione. Le acque del fiume Garigliano hanno invaso i piani bassi degli stabilimenti termali e delle altre strutture di cura o del benessere e i terreni coltivati provocando moltissimi danni.
Proprio in quei giorni il sindaco aveva incontrato gli operatori nei luoghi del disastro evidenziando come gli stessi oltre ai danni subiti dalla crisi conseguente al covid-19 ora avevano subito questi ulteriori gravi danni. “Questa evoluzione della crisi –aveva scritto- non ce la possiamo permettere. Non possiamo assistere inermi alla fine del turismo termale e del benessere, unica vera risorsa del territorio. Non ci possiamo consentire il lusso che le strutture esistenti e le relative aziende chiudano per sempre. C’è bisogno di un intervento forte, di misure adeguate che prevedano anche contributi a fondo perduto al fine di sostenere le spese per la riparazione dei danni subiti prima dell’inizio della prossima stagione”. Ora il grido di aiuto dell’Amministrazione Comunale e dei termalisti è stato ascoltato e non resta che agire in fretta per prepararsi alla ripartenza della nuova stagione 2021.
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