Come abbiamo più volte scritto e detto, bisogna dare atto ad una parte dell’amministrazione Di Giorgi d’aver finalmente intrapreso con più decisione la strada che porta ad un diverso modello di mobilità in città. La tanto discussa ZTL, il Sentiero Vittime della Strada, la pista ciclabile in realizzazione sul lungomare di Latina e quella per pedoni su via del Lido, sono senza dubbio i segni di una controtendenza ripeto al passato. Ovvio che in questa lettera però ci sia un “ma”, un’avversativa non pre-concettuale ma di assoluta sostanza, d’altra parte il gap da recuperare è elevatissimo, la strada da percorrere è lunga ed è giusto che un movimento come il nostro rimanga sul pezzo, lì a stimolare perché si viaggi spediti. Veniamo ai fatti. Siamo a settembre e come di consueto da qualche anno a questa parte c’è la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile (qualcuno ricorda quella dell’anno scorso? e gli anni precedenti? Latina partecipa dal 2011), si tratta di una settimana-evento molto cara a chi ama l’ambiente, poiché sono esposti progetti atti a migliorare la nostra città per quanto riguarda la mobilità, organizzati eventi per promuovere la mobilità sostenibile tra la popolazione, le associazioni sensibili chiamano a raccolta i cittadini perché adottino pratiche virtuose in fatto di spostamenti cittadini. Il 20 Maggio noi, come Latina in Bicicletta, siamo stati invitati a partecipare ad una riunione con altre associazioni, alla presenza del delegato alla mobilità del Comune, dott. Pansera e d’alcuni dirigenti, per cercare di mettere insieme le idee per lanciare finalmente la nostra Città in un contesto nuovo. All’inizio sembrava fattibile di tutto, sono lievitate interessanti proposte a livello infrastrutturale, ludico, informativo. Noi ci eravamo presentati con delle richieste precise e neanche tanto aliene o difficile da realizzare eppure ad oggi tutto è sfumato. Seduti a quel tavolo abbiamo proposto il rifacimento delle “case avanzate” ai miseri tre incroci del centro, chiedendo che fossero inserite almeno un altro paio in incroci pericolosi tipo quello in Viale Kennedy, tristemente noto per la morte di una nostra concittadina e che fossero spiegate ai cittadini con un’azione di comunicazione efficace; abbiamo inoltre risollevato il problema dell’incrocio del Morbella che è pericolosissimo da percorrere in bicicletta dagli adulti, figuriamoci con i bimbi. Abbiamo fatto presente che sarebbe bellissimo vivere una SEMS piena d’eventi in piazza, ma che ci sono una moltitudine di marciapiedi tutt’intorno per esempio che sono affossati e impraticabili per sedie a rotelle, passeggini ed anziani e che andrebbero quindi sistemati. Abbiamo portato all’attenzione di tutti i presenti il fatto che le uniche rastrelliere bloccatelaio presenti in centro (ALTRE SONO STATE FATTE PRODURRE DAL COMUNE, NON PAGATE E MAI ISTALLATE, AD OGGI SPARITE!) sono insufficienti per le esigenze dei cittadini, come decadente è il nostro lungomare che al termine della tanto amata ciclabile non offre il posto per la bici, poiché le rastrelliere sono ammucchiate tutte tra Capoportiere e Foceverde a causa di problemi squisitamente burocratici che non si vogliono affrontatare (per la cronaca, noi di LiB abbiamo presentato la soluzione del problema all’amministrazione comunale, basterebbe chiedere un NULLA OSTA all’Ente Parco ma questo problema sembra insuperabile) e quindi le nostre dune sono assaltate da ciclisti con la bici come ombrellone. Un’altra iniziativa era quella di un sito internet che tutti potrebbero visitare per conoscere le ciclabili presenti in tutta la provincia e magari segnalare dissesti o suggerimenti. Molto interesse e tante proposte anche dalle altre associazioni. Sono seguite altre 2 riunioni, presentazioni di tabelle e progetti, tanto tempo passato a disposizione della città e naturalmente da volontari, per poi arrivare alla conclusione che le cose da fare sarebbero state sicuramente i convegni nelle scuole, gli stand in Piazza, i volantini. Ci siamo congedati con la promessa di essere chiamati, associazione per associazione, per decidere il “da farsi”. Sappiamo per certo che le atre associazioni sono state convocate, noi di LiB no, forse per la nostra posizione poco accomodante, perché ponevamo la risoluzione di quelle piccole problematiche come prerequisito per la nostra partecipazione alla Sems. Poi il buio. Veniamo a sapere oggi che la Sems quest’anno a Latina non si farà, anche se, come si evince dal file allegato, il Comune si è dimenticato di comunicarlo all’organizzazione internazionale che se n’occupa. Lo veniamo a sapere perché le altre associazioni hanno ricevuto dal Comune un’email due settimane fa che glielo comunicava. Dicono per problemi organizzativi. Per noi di LiB neanche la cortesia di comunicarcelo con buona pace per il tempo perso, le energie messe a disposizione e le idee donate ma si sa poi, le idee in Italia valgono poco. A voi il giudizio. Noi siamo qui, aspettiamo ed intanto ci organizziamo una bella biciclettata in onore della SEMS 2014, senza Comune ma come sempre con tanti cittadini.
Alessandra Di Viccaro
Latina in Bicicletta
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