«In riferimento alla decisione adottata dall’Ente di rinunciare alle iniziative promosse per garantire il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Minturno, l’Amministrazione Comunale precisa quanto segue:
- In fase iniziale erano previsti lo spostamento del suddetto Ufficio a Latina e la compartecipazione alla gestione insieme ai Comuni di Santi Cosma e Damiano, Castelforte e di Spigno Saturnia (Delibera C.C. n. 28 del 08.11.2012).
- L’Amministrazione Civica ha provato, fino all’ultimo, a tenere aperta la struttura in questione per evitare disagi all’utenza, in particolare ai legali del comprensorio, ma, alla luce del trasferimento dell’Ufficio a Cassino, a circa 30 chilometri da Minturno, è emersa anche tra gli stessi avvocati la volontà di accettare tale soluzione.
- Nonostante la formale rinuncia degli altri tre Municipi vicini, il Comune di Minturno ha tentato di “salvare” la struttura di via Cadorna ed ha chiesto formalmente, alla luce della riforma che ha abolito le Province, il distacco di personale provinciale presso l’Ufficio del Giudice di Pace. Sfumata quest’ultima ipotesi, l’Amministrazione ha dovuto prendere atto degli eccessivi costi, generati dal distacco di n. 4 dipendenti comunali, dalla gestione della sede e dall’informatizzazione dell’Ufficio.
- Non bisogna dimenticare, inoltre, che l’Ente sta fronteggiando dal 2 maggio una situazione di emergenza nei vari Servizi, a causa della cessazione del rapporto di lavoro con il Comune di 35 ex LSU-LPU.
- È bene ribadire che la decisione di non proseguire l’impegno in solitudine è stata presa quasi unanimemente dai componenti della maggioranza ed anche chi ha assunto posizioni divergenti ha poi compreso le motivazioni».
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