Cisterna di Latina: SELEX ES s.p.a. ENNESIMA INTIMIDAZIONE

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In data odierna 15 ottobre 2013 sono state distrutte tutte le bandiere della nostra O.S. poste all’esterno della SELEX ES S.p.A. dello stabilimento di Cisterna di Latina, lungo la SS148 Pontina.

Episodi simili sono già successi più volte nel corso degli anni ma l’atto di oggi sicuramente è da ricollegarsi al nostro dissenso alla firma sia dell’accordo quadro, firmato dalle OO.SS. concertative fiom,fim,uilm e ugl a Roma in data 27/06/2013 e ratificato presso il ministero del lavoro in data 22/07/2013 che di tutti gli altri accordi firmati per rafforzare le imposizioni aziendali.

Quando non si vogliono utilizzare modalità democratiche per ridurre il dissenso si ricorre alla forza.

La FLMUniti-CUB condanna fermamente l’ennesimo atto intimidatorio messo in atto contro la nostra Organizzazione Sindacale al fine di ridurre al silenzio l’unica voce contraria agli accordi firmati in SELE ES S.p.A.

“ PER questo facciamo appello alle autorità competenti affinchè controllino l’effettiva applicablità degli accordi sottoscritti a livello nazionale tra il management della Selex ES spa e le OO.SS. nazionali”  dichiarano Vinicio Sperati, segretario provinciale FLMUniti-Cub, e Mario Carucci, segretario regione Lazio FLMUniti-CUB.

“L’azienda continua imperterrita nell’assegnazione delle lavorazioni a subfornitori, continua ad applicare discriminazioni tra i lavoratori, chiedendo in maniera a dir poco incongrua ai lavoratori ed alle lavoratrici di effettuare lavoro straordinario sia di sabato che dopo il normale orario di lavoro.

TUTTE queste situazioni ci risultano essere nettamente in contrasto con l’istituto giuridico sia della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, sia con la Mobilità ed , ancor più, con i Contratti di Solidarietà. In difesa dei livelli occupazionali e produttivi, con i lavoratori e le lavoratrici, chiediamo che vengano ripristinati i corretti livelli di attenzione delle autorità competenti al fine di evitare che soldi pubblici e disagi degli occupati finanzino mere operazioni finanziarie atte a rimpinguare le casse della Selex ES S.p.A.”    ribadiscono i segretari FLMUniti-CUB.

“ La situazione della SELEX ES S.p.A. ( ex SelexElsag/ex Selex Communications/ex MARCONI ) sito di Cisterna di Latina, è sempre problematica, visto che l’azienda dichiara perdite sia in termini di commesse sia in termini di guadagni. La politica aziendale della SELEX ES  è concentrata in un piano industriale di disarmante vaquità. Negli ultimi giorni si stà procedendo all’ennesimo accordo sull’armonizzazione dei trattamenti normativi e pecuniari, ove si attua l’ennesima discriminazione tra i lavoratori. Coloro che avevano trattamenti migliori se li vedono rafforzati mentre gli altri continueranno a rimanere indietro e non migliorare ne la loro situazione normativa tantomeno quella remunerativa, alla faccia delle certificazioni SA8000 dell’azienda.

Il gruppo SELEX ES, in Italia, ad oggi occupa circa  18000 persone sparse in molti siti sul territorio nazionale, da Milano a Catania. Sia a livello di gruppo SELEX ES, sia a livello di FINMECCANICA, il dubbio è che NON e’ vero che non ci sia lavoro, ma e’ piuttosto  vero che il lavoro viene fatto effettuare da tutta una serie di altre aziende che offrono un costo del lavoro decisamente piu’ basso, perché non tutelano i propri dipendenti e che non rispettano le piu elementari normative sulla sicurezza e sindacali ” chiariscono i referenti provinciali e regionali della O.S. FLMUniti-CUB.

“ NON si può avallare ogni arbitraria decisione aziendale ove diminuiscono i già lievi controlli istituzionali, nella speranza di riuscire a mantenere i posti di lavoro, occorre fattivamente controllare che non vengano utilizzate forme “malate” di gestione del personale sia con orari incongruenti con lo stato dell’Azienda, leggi turni H24, sia con l’utilizzo di lavoro straordinario all’interno della stessa, che con l’utilizzo di lavoro presso terzi, all’esterno di SELEX ES. Un quadro decisamente disarmante” concludono i rappresentanti sindacali FLMUniti-CUB.

 

“Il tutto in una situazione nazionale di enorme disagio occupazionale, ormai ben oltre livelli allarmanti, tale da fare indire  dalla CUB e da tutti i sindacati di base per il 18 ottobre 2013 una giornata di SCIOPERO GENERALE con manifestazioni nazionali a ROMA e MILANO, per tutte le categorie dei lavoratori”.

 


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