In diretta dall’Assemblea dei Sindaci a Latina si sta votando l’aumento delle tariffe dell’acqua per l’anno 2022 dell’8,45% e per il 2023 del 5%.
ESITO DELLA VOTAZIONE:
Favorevoli: 12.
Contrari: 7
Astenuti: 4
Passa la DELIBERA DEGLI AUMENTI ANCHE CON IL VOTO FAVOREVOLE DEL COMUNE DI FORMIA
Non ritorno sul fatto che 12 sindaci di 12 città della nostra provincia ( Formia, Gaeta, Minturno, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Latina, Ventotene, San Felice, Priverno, Fondi, Lenola, Maenza) abbiano votato per l’aumento dell’8,45% del “PREZZO” dell’acqua e che questi aumenti sono anche RETROATTIVI, cioè partono dal 1 gennaio 2022.
Ieri in assemblea dei sindaci a Latina, in una sala vuota di giornalisti, il presidente della provincia, Gerardo Stefanelli e il dirigente della Segreteria Tecnico Operativa, ing. Bernola DIFENDEVANO il gestore, giustificavano i numeri vergognosi delle perdite (nel sud pontino si arriva al 70%) e davano una spiegazione “tutta loro” sulle partite pregresse ossia sui soldi intascati illegittimamente da ACQUALATINA tra il 2011 e il 2021. Tre le cose dette, due domande e una affermazione che tutti dobbiamo conoscere:
Domanda: ” ma se noi oggi approviamo questi aumenti dovuti anche al recupero delle morosità e un domani il gestore recupera queste morosità con le azioni legali che ha messo in atto, restituirà i soldi presi agli utenti?”
Risposta: NO, assolutamente NO.
Domanda: “ma se noi con gli aumenti paghiamo il debito di 15 milioni maturato verso i consorzi di bonifica, significa che gli utenti stanno pagando due volte, prima hanno pagato i consorzi con la bolletta ed ora i debiti maturati dal gestore?”
Risposta: SI È COSÌ
Affermazione: ” il gestore ha pensato a proteggere il nostro territorio con i pozzi “dei 25 Ponti” dando maggiore acqua a Formia (cit. Giovanni Valerio vicesindaco di Formia)
Vicesindaco Valerio, per sua mera conoscenza e di tutta la sua maggioranza, l’acqua pescata con i pozzi va a Gaeta, non va nelle tubature di Formia. I pozzi scavati sono 4 ( e dovevano essere 6) e ieri l’ing. Bernola le ha ripetuto due volte che danno circa 100 litri al secondo, ne dovevano dare 600 litri al secondo. Se poi si legge la relazione del prof. Sappa del dipartimento dell’Università LA SAPIENZA di Roma, i pozzi ” meglio non sfruttarli l’estate perché potrebbero dare fenomeni di inserimento di acqua salmastra” ( cuneo salino).
I pozzi sono costati 1.200.000,00 di cui 880.000,00 fondi pubblici e il resto preso dalla tariffa!
ACQUALATINA difesa dalla parte pubblica è un atto politico, grave, ma un atto politico!
Fonte: Pagina Web(Facebook) di Paola Villa
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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