“Sul destino dei consorzi industriali del Lazio è arrivato il momento di aprire un confronto che, attraverso l’istituzione di un tavolo di lavoro condiviso, a cui prendano parte tutti i protagonisti istituzionali e i rappresentanti dei Consorzi del Lazio, possa definire la strategia migliore da attuare per i territori e per le imprese.
La proposta di accorpamento, contenuta nell’ordine del giorno a firma dei consiglieri Buschini e Bianchi, emersa in seno al consiglio ha aperto un fronte di discussione, veicolato a mezzo stampa, confluito all’interno dei partiti, che ha fatto emergere posizioni discordanti ed a volte limitative. La proposta di legge, a firma della collega Daniela Bianchi, che ho letto con attenzione e credo possa esser lo spunto per un ragionamento che ci veda tutti partecipi per apportare miglioramenti e osservazioni. Credo che sia fondamentale prima di tutto partire dalla considerazione sulla effettiva necessità e utilità che questi Enti rappresentano. Dobbiamo essere in grado, senza sovrastrutture, di stabilire se siano necessari o meno per lo sviluppo e per le imprese. Non possiamo permetterci di compiere lo stesso errore che è stato compiuto con la “cancellazione” delle Province lasciando di fatto un vuoto nell’amministrazione e nella gestione delle funzioni a livello territoriale che ancora non è stato colmato. Vuoto che richiede ancor di più il potenziamento dei Consorzi quale elemento identitario e di coesione locale. Qualora non sia così dovremmo avere la forza e il coraggio di eliminarli. Se, al contrario, come credo i Consorzi sono una risorsa e una opportunità per la competitività del sistema industriale è indispensabile che vengano valorizzati e rafforzati nelle loro funzioni partendo dalla pianificazione nell’interesse esclusivo delle imprese. E’ importante, come ho sottolineato in una nota inviata ai presidenti dei cinque consorzi industriali del Lazio, ripartire dalla programmazione e dalla focalizzazione delle priorità da mettere in atto per dare alle aziende che rappresentano gli strumenti infrastrutturali, tecnologici, innovativi e produttivi per crescere e rivitalizzare il tessuto economico rendendone sempre più incisiva e qualificata l’azione e l’erogazione dei servizi. L’ottimizzazione e la razionalizzazione della spesa oggi è un imperativo ma anche un processo che deve essere messo a punto facendo leva non su criteri puramente numerici quanto piuttosto sull’essenzialità, ruolo e produttività degli Enti interessati. Proprio alla luce di questo, qualora fosse necessario, non possiamo escludere anche l’accorpamento dei Consorzi, ma nel rispetto delle peculiarità territoriali che rappresentano. Il nostro obiettivo era e resta concentrare nei Consorzi funzioni e strumenti, attraverso la messa a punto di una legge ad hoc, che ne esalti il ruolo partendo dalle peculiarità locali, snellendo le procedure burocratiche che impediscono o rendono tortuosa una adeguata pianificazione territoriale finalizzata alla crescita del tessuto imprenditoriale”.
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