E’ stato presentato oggi alla Sala Nassirya di Palazzo Madama il progetto “Mai più violenza – Mai più complici” sul tema della violenza sulle donne promosso dalla Consulta Femminile Regionale per le Pari Opportunità, gli Istituti di istruzione secondaria “Quarenghi Braschi” di Subiaco e “Giorgio Ambrosoli” di Roma e il Movimento “Se non ora quando?”.
L’iniziativa, promossa dalla Consulta femminile a seguito degli sconcertanti episodi di femminicidio che investono la nostra società, coinvolge gli studenti per far conoscere i risvolti sociali, culturali ed il dramma umano delle donne violate, interagendo con le famiglie e la cittadinanza e per ricercare formule nuove capaci di diffondere la cultura della non violenza.
Motivare le giovani generazioni a essere protagoniste del cambiamento e nel contempo inviare un messaggio forte all’intera cittadinanza sono gli obiettivi primari del progetto, approvato dal Ministero dell’Istruzione, e che ha ricevuto l’adesione del Presidente della Repubblica e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Presidente del Senato e del Presidente della Camera.
All’incontro hanno partecipato i ragazzi e le ragazze dei due istituti accompagnati dai docenti che hanno portato le loro testimonianze, e la regista Cristina Comencini, autrice della pièce teatrale “L’amavo più della sua vita”, atto unico scritto per ilMovimento “Se non ora quando?” nell’ambito della campagna contro la violenza sulle donne “Mai più complici”. “Penso sia fondamentale che siamo qui al Senato – ha dichiarato – il femminicidio non è una questione solo privata, è profondamente politica nel senso che riguarda il modo in cui è organizzata la nostra società.”
“Il decreto legge 93 recentemente approvato è un importante passo, speriamo possa essere migliorato nell’ambito dell’iter parlamentare e trovati fondi, altrimenti non è possibile erogare servizi”, ha detto Donatina Persichetti, organizzatrice del progetto per la Consulta. “Ma le istituzioni da sole non vanno da nessuna parte – ha aggiunto – è necessario che ognuno faccia la sua parte, per questo abbiamo promosso questa iniziativa di prevenzione. Anche nella Regione Lazio, di cui la Consulta è un organismo, si sta lavorando per mettere in piedi alcuni strumenti importantissimi per superare questa fortissima criticità. Sono infatti stati presentati alcuni disegni di legge contro la violenza sulle donne che spero verranno affrontati presto in Commissione.”
“Nella prima fase del progetto è stato consegnato ai ragazzi un questionario – ha spiegato Rita Cavallari del Movimento “Se non ora quando?” – che chiedeva suggerimenti per contrastare il fenomeno. Parlarne di più a scuola, far capire che amare significa anche lasciare l’altro libero di vivere la propria vita, alcune delle risposte.”
Momento saliente del progetto sarà la messa in scena di uno spettacolo teatrale tra narrazione e danza elaborato dagli stessi ragazzi, il 15 novembre a Roma, alle ore 10.30 presso la Sala Umberto in via della Mercede, in prossimità della ricorrenza della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a cui interverranno personalità del mondo della cultura, spettacolo e sport, e rappresentanti istituzionali.
Ma anche altre azioni sono state ideate per promuovere la cultura della non violenza e del rispetto della persona nelle sue differenze. I ragazzi infatti, effettueranno una serie di interviste per conoscere il pensiero delle nuove e vecchie generazioni sul fenomeno della violenza e svilupperanno le loro riflessioni per produrre un video e una newsletter, quali strumenti di diffusione delle loro valutazioni e di esortazione a riconsiderare l’importanza delle relazioni interpersonali. Questa esperienza sarà riportata poi dai ragazzi e dalle ragazze in appositi incontri nei loro territori in modo da coinvolgere la cittadinanza.
“Mai più violenza – Mai più complici” prende spunto da due distinti programmi, uno della Consulta femminile per le pari opportunità della Regione Lazio “Mai più violenza: esci dal silenzio” diretto alle scuole di ogni ordine e grado, mirato a sensibilizzare le nuove generazioni al contrasto della violenza sulle donne; l’altro “Mai più complici”, nato poco più di un anno fa e collegato alla campagna del Movimento “Se non ora quando?”, che intende porre al centro del problema il dramma del femminicidio e la responsabilità di chi uccide perché incapace di riconoscere e accettare la libertà delle donne.
La prima iniziativa del progetto unitario, inserito dal Miur nel piano programmatico del 2013, si è svolta il 20 settembre scorso presso la Biblioteca Comunale di Subiaco, con un convegno cui ha partecipato, fra gli altri, l’europarlamentare Silvia Costa, membro della Commissione FEMM – Commissione Diritti della Donna e Uguaglianza di Genere, mentre il 23 settembre i ragazzi e le ragazze protagonisti del progetto sono stati invitati dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e dalla Ministra M. Chiara Carrozza, a partecipare alla cerimonia di apertura dell’anno scolastico al Quirinale, come segno d’interesse delle più alte cariche dello Stato verso i giovani che si rendono protagonisti del cambiamento.
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