Cicoria, cicorione, ramanucci e … almeno una decina le specie di erbe spontanee che crescono e si raccolgono nei campi di Giulianello. Ma non tutti ne conoscono e riconoscono le varietà, ignorandone le innumerevoli le proprietà, i molteplici utilizzi in cucina, per quelle commestibili, e gli altrettanti usi nei settori medico e medicale, i tempi e le modalità di coltura.
Per questo la Comunità del Cibo Slow Food «Le Cicoriare» di Giulianello ha organizzato per domenica 4 maggio, a partire da metà mattina, una giornata di formazione ed informazione in riva al Lago dedicata alla conoscenza e alla raccolta di quelle che un tempo si consideravano erbe eduli o malerbe, che nascono da sé nelle verdi campagne giulianesi, soprattutto in questo periodo dell’anno.
Le Comunità del Cibo Slow Food sono gruppi di persone impegnate nella salvaguardia del cibo di qualità prodotto e distribuito in modo sostenibile, fortemente legate a un territorio dal punto di vista storico, sociale e culturale. Condividono i problemi dell’agricoltura intensiva ed industriale di massa, lesiva delle risorse naturali e tendente ad omologare i gusti, mettendo in pericolo l’esistenza stessa delle piccole produzioni.
La Comunità del Cibo «Le Cicoriare», nata entro la Condotta Slow Food Cori – Giulianello «Raffaele Marchetti», consta di una ventina di persone che si occupano attivamente della valorizzazione di queste erbe, tramandando la memoria di antichi usi alimentari e tradizioni agricole, e riscattandole da quella nomea negativa di erbe cattive, perché competitrici e quindi fonte di problemi per le colture erbacee.
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