Un inedito documentario su «Il Canto della Passione di Giulianello». È stato proiettato al pubblico, in anteprima assoluta, domenica presso il restaurato ex lavatoio di via del Bottino, sede dell’ASBUC. Il cortometraggio, di trenta minuti, è stato realizzato da Eugenio Marchetti, Bruno Sorani, Alessandro Mazziotti e prodotto dalla Cooperativa Montefortino di Artena. Girato nell’antico borgo, tra il centro storico e il Lago, il docufilm contiene interviste molto interessanti alle «Donne di Giulianello», che si esibiranno l’8 settembre in occasione della XXI edizione de «Il Lago Cantato», e rappresenta un importante strumento di conoscenza ed approfondimento del progetto complessivo di valorizzazione del patrimonio culturale giulianese.
Il coro delle «Donne di Giulianello» è costituito da contadine, la più anziana ha 99 anni, detentrici della memoria orale di un’antica comunità, che quotidianamente scandiscono le proprie attività cantando con quella semplicità e spontaneità che le caratterizza. Il loro percorso è iniziato alla fine degli anni ’70 su iniziativa dell’Avv. Raffaele Marchetti, rivalutando innanzitutto un antico Canto della Passione a cui si sono interessati i più grandi esperti di linguistica ed etnomusicologia che hanno contribuito poi alla crescita del gruppo che oggi vanta un ricco repertorio di canti e si esibisce su importanti palcoscenici nazionali ed internazionali. Una registrazione di essi è custodita a Parigi nel Centre Pompidou, come una delle testimonianze più rare e preziose della musica contadina.
L’iniziativa rientrava nella prima parte del «Pè ì ndò», il festival dedicato alla civiltà contadina di Giulianello. La parentesi musicale si è conclusa questo fine settimana dopo una entusiasmante e partecipata tre giorni di concerti live. Sul palco di piazza Umberto I si sono avvicendati artisti di fama mondiale come Mimmo Epifani, Josè Barros e Eugenio Bennato, Sandrò Joyex e Gnut, Adriano Bono e Taraf da Metropulitana. La manifestazione, che prende il nome da una poesia dell’avvocato giulianese e che ha dato anche il titolo all’ultimo album di Epifani, proseguirà per altri due weekend consecutivi tra dibattiti pubblici su temi di attualità locale, presentazioni di libri e tanto altro ancora.
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