Abiti colorati, visi sorridenti, ritmi frenetici e coinvolgenti, coreografie spettacolari che si rincorrono tra balli di gruppo e vere e proprie acrobazie dei solisti.
Si alza il sipario sull’edizione 2014 del Latium World Folkloric Festival, manifestazione che da anni promuove la cultura folklorica di tutto il mondo, le tradizioni culturali e l’immagine del Lazio, attraverso lo scambio e il dialogo tra i popoli, con l’importante sostegno del CIOFF®mondiale (Conseil International des Organisations de Festivals de Folklore et d’Arts Traditionnels. Partner ufficiale dell’UNESCO). Nel Congresso Generale del CIOFF® mondiale di Parigi del novembre 2012, presso la sede dell’UNESCO, il Latium Festival ha ottenuto l’ambito riconoscimento di CIOFF® International Festival.
Gli spettacoli verranno presentati negli incantevoli scenari del Lazio, dal 27 luglio al 7 agosto. Da Roma a Cori (30 luglio), dal Colosseo al Tempio d’Ercole, tra i territori delle colline romane e dei monti Lepini, ricchi di tradizione ed arte, passando per la splendida fortezza medievale di Sermoneta (30 luglio) e la cisterna romana di Segni (5 agosto). I caratteristici centri storici di Giulianello (31 luglio), Bassiano (1° agosto), Pisterzo (3 agosto), Sezze (2 agosto), Colleferro (1° agosto), Velletri (2 agosto), Piglio (27 luglio)e Paliano (3 agosto); la città di Fondazione di Latina (28 luglio), fino ad arrivare a ridosso del castello di Fondi (31 luglio) e nell’incantevole Giardino di Ninfa (1° agosto),sorto tra le rovine di una città antica, tra mura, torri, chiese e antichi conventi.
Tredici giorni all’insegna della musica e della danza tradizionale (Latium World Folkloric Festival – Musiche e Danze popolari del mondo per una cultura della Pace).Eventi culturali e spettacoli artistici di folklore internazionale con decine di gruppi folklorici provenienti da tutti i continenti. Dall’Europa, la Bosnia Erzegovina(Kolovit Gradiške Folk Dance Ensemble); dall’America, la Bolivia (Ballet Libertad Tarija Tarija), il Canada (Kababayang Pilipino” cultural performing arts group – danze delle Filippine), il Messico (Compañía de Danza Folklórica Tenochtitlán), gli U.S.A. (Trinity Irish Dancer – danze dell’Irlanda); dall’Africa, l’Egitto (Al Tannoura Troup) e il Sud Africa (Umuzi Wenkosi Zulu Folklore Dance Ensemble); e naturalmente dall’Italia (Sbandieratori Leone Rampante di Cori e Storici Sbandieratori delle Contrade di Cori, Compagnia Rinascimentale Tres Lusores,Gruppo Folkloristico I Turapitto Città di Sezze, Gruppo Storico Fanfara Antica di Paliano, il Gruppo Folkloristico ‘O Stazzo di Velletri).
A Cori, sede del Festival, si svolgeranno le giornate clou (CIOFF® World Folklore Parade, 29 luglio; apertura, 4 agosto; chiusura, 7 agosto) e le serate di gala (5 e 6 agosto). Ci sarà spazio per la musica folk ed etnica con il Latium Folk & Etnhic Music Fest – Melodie e Ritmi popolari del mondo (29 luglio); nel corso della Folkloriada Mediterranea(4 agosto)gli artisti potranno presentare il proprio repertorio davanti ad un pubblico attento e competente. Scenaperta proporrà “La Nota Rossa” (1° agosto) e “L’Umanità: voci in armonia” (2 agosto). Poi ancora, la rivalurazione del giochi popolari nel Traditional Games Day (2 agosto); La Giornata dell’Amicizia tra i Popoli (3 agosto). Intercultura in Festa (3, 5 e 6 agosto), con degustazioni gratuite di pietanze gastronomiche etniche preparate dai gruppi folklorici e dalle Comunità straniere presenti nel territorio, l’esposizione e la vendita di artigianato tipico locale ed internazionale; Gioventù del mondo in festa, le feste serali multietniche con la partecipazione di tantissimi giovani di tutto il mondo che parlano un linguaggio interculturale ed interreligioso (Piazza S.Oliva: 28 luglio; 2, 4, 6 agosto – Piazza S.Francesco: 1 agosto – Piazza Pozzo Dorico: 5 agosto – Piazzale scuole elementari: 7 agosto).
Nel folto programma di iniziative culturali la collaborazione scientifica tra il Festival e gli Istituti Comprensivi Statali del territorio, con il coinvolgimento di tantissimi giovani alunni in progetti che puntano a far conoscere, custodire e tramandare le tradizioni popolari locali e di tutto il mondo, oltre al consolidamento del protocollo d’intesa con laLUNID, la Libera Università dei Diritti Umani, impegnata nella fondazione di una cultura universale dei diritti umani, attraverso la creazione da parte del Festival di un Osservatorio sulla «cultura tradizionale e popolare».
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