In occasione dei 500 ANNI dall’apparizione della Madonna del Soccorso alla piccola bambina Oliva, si bandisce un concorso per la realizzazione del logo della ricorrenza.
Il logo dovrà essere evocativo del legame della Città di Cori con il culto della Madonna del Soccorso e con l’evento dell’apparizione.
Scadenza 16 aprile 2021
MADONNA DEL SOCCORSO DI CORI
V° CENTENARIO DELL’APPARIZIONE
Scheda informativa per la realizzazione
del Logo e della Medaglia commemorativa
Il logo dovrà essere evocativo del legame della Città di Cori con la storia ed il culto della Madonna del Soccorso e con l’evento dell’apparizione
Nel maggio 2021 ricorre il 500° anno dall’apparizione della S.S. Madonna del Soccorso sulle montagne di Cori (Monte della Ginestra)
La Madonna del Soccorso – patrona di Cori (Latina) – è venerata non solo da tutta la città di Cori ma anche dai comuni limitrofi (nella vicina Cisterna di Latina ad es. il culto per la Madonna del Soccorso è estesissimo, ed anche a Velletri, Lariano, Norma).
Il Santuario presente sul Monte della Ginestra è legato alla tradizione dell’apparizione della Madonna alla bambina Oliva di circa 3 anni.
La storia dell’apparizione
Il 4 maggio del 1521 la piccola Oliva, cercando di raggiungere la madre che si recava in montagna a mietere i campi, si perse sul monte delle Ginestre. Disorientata da un improvviso temporale, si smarrì riparandosi sotto una pianta di ginestra dove venne soccorsa da una bella Signora che per otto giorni e otto notti la accudì proteggendola dal maltempo e nutrendola.
Fu ritrovata dopo otto giorni e, quando la bimba raccontò la sua storia, tutti i Coresi, con il Clero e i magistrati, si recarono in processione sul monte, dove rinvennero un affresco con l’immagine della Vergine in trono che sorregge il Bambino con il braccio levato in atto di benedire. L’affresco trecentesco con numerose sovrapposizioni successive, probabilmente apparteneva ad una antica cappella.
Il Santuario
Il Santuario venne innalzato intorno alla antica cappella, dove fu rinvenuto l’affresco trecentesco con l’immagine della Vergine che tiene in braccio il Bambino.
Sul luogo una prima chiesa fu consacrata nel 1537 alla Madonna della Ginestra.
I numerosi miracoli attribuiti alla Vergine negli anni successivi determinarono l’appellativo di “Madonna del Soccorso” e la costruzione di una nuova Chiesa più grande, l’attuale, consacrata nel 1639.
Il dipinto della Madonna è arrivato ai nostri giorni dopo molti restauri e sovrapposizioni; si vede la Madonna, col suo manto di colore verde, seduta sul trono con un mantello mentre sorregge con il braccio sinistro Gesù Bambino; in alto due angeli che sorreggono una corona; a sinistra della Vergine la bambina Oliva, avvolta in un abito rosso, inginocchiata.
Si ricordano ascritti alla S.S. Madonna del Soccorso, miracoli in occasione di calamità pubbliche e miracoli invocati nel corso dei secoli da singoli fedeli: in tantissimi nel tempo si sono rivolti e si rivolgono alla Vergine del Soccorso, e tantissimi sono gli ex voto lasciati nel santuario e nella sacrestia del santuario a ricordo e ringraziamento per l’intervento miracoloso della Santa Vergine.
Tra le pubbliche calamità, dove venne invocata la Vergine appunto definita del Soccorso, che intervenne benevolmente in favore della popolazione di Cori, ricordiamo: i terremoti degli anni 1703, 1719, 1806 quando Cori venne risparmiata da lutti e devastazioni che colpirono pesantemente le città limitrofe; ed il colera del 1837, ed ancora la peste del 1867.
Nell’archivio del Santuario, esistono documenti che ne testimoniano l’attività economica del Santuario stesso già a partire dagli anni 30 del 1500 ed a cura di notabili dell’epoca.
Nel corso dei secoli, il Santuario fu gestito da varie Congregazioni locali fino a quando fu affidato ai Padri Trinitari.
Le festività religiose e civili
Le festività in onore della Madonna del Soccorso ebbero inizio immediatamente a ridosso dell’apparizione miracolosa alla piccola Oliva e divennero presto le più importanti del paese.
Le festività religiose consistevano principalmente nella processione e in una sacra rappresentazione.
Alla processione, che ancora oggi – la seconda domenica di maggio – sfila per le vie del paese, partecipano tutto il clero e le autorità del paese, accompagnate da valletti con fasci di ceri, che il Sindaco, per deliberazione fatta nel 1531 offre alla Madonna durante la messa solenne.
La Processione inizia sin da sabato notte, con un incessante procedere di persone (soprattutto donne) che a piedi (ed in molti casi, scalze) salgono dal paese fino al Santuario sul monte della Ginestra, portando in mano ceri votivi .
La mattina un’altra processione (quella ufficiale, solenne, alla quale partecipa anche il vescovo diocesano) parte dalla Chiesa Collegiata di S. Maria della Pietà e arriva al Santuario del Soccorso. Alla fine della processione si rinnova l’offerta di ceri votivi da parte di giovani, vestiti con costumi rinascimentali e di donne scalze in abito verde, le quali hanno ricevuto le grazie della Madonna.
La pratica caritativa e le “donne in verde”
“Nel 1604 si costituiva a Cori l’Arciconfraternita della Ss. Annunziata presso il Santuario della Madonna del Soccorso e la nuova caritas religiosa venne introdotta nella cittadina. Fu la prima istituzione a Cori ad interessarsi della sorte delle ragazze povere. […]
Il giorno prima della domenica del Soccorso, avveniva la cerimonia solenne di assegnazione della dote, che prevedeva la presenza di alte cariche religiose e pubbliche. Le prescelte ricevevano in dono un abito verde, un manto bianco stellato e una borsa di seta a righe ricamata con dentro la cedola di 25 scudi, necessaria per accasarsi.
La scelta del colore verde riproponeva il colore dell’abito della Madonna dipinto nell’affresco ritrovato sul monte delle Ginestre. […]
Durante la solenne processione della seconda domenica di maggio, le ragazze che avevano partecipato al sorteggio, le donne maritate con la dote dell’Arciconfraternita e le altre beneficate negli anni precedenti sfilavano in processione vestite di verde, chiudevano il corteo le ragazze nuove estratte con le madrine.
Il corteo era sempre aperto dalle donne di Cori monte perché fin dall’origine la prima zitella estratta era stata quella del Monte. […]
È stata tradizione ricorrente a Cori fino alla Prima Guerra Mondiale che le spose indossassero nel giorno del matrimonio un abito di color verde. Inoltre, le donne che chiedevano una grazia, si vestivano di verde e salivano a piedi scalzi fino al santuario. […]
L’assegnazione delle doti continuò, qualche volta altalenante, per tutto il secolo XVII, riprese nella prima parte del secolo successivo, poi fu sospesa per ben quattordici anni” (Giancarla Sissa, Donne e doti a Cori in età moderna, Annali Lazio, 2014 ).
Oggi
Alla processione della Madonna del Soccorso si ricollega anche l’evento rievocativo, di spettacolo di folklore ed anche culturale di punta della Città di Cori: il Carosello Storico dei Rioni.
Nato nel 1937, la sfilata in abiti rinascimentali si conclude con la tradizionale disputa del “palio” in onore appunto della Madonna de Soccorso, che si disputa ogni anno in P.zza Signina.
E’ una sfilata in costumi del 1500, con circa trecento figuranti, con tutti i rappresentanti della Città, magistrati, nobili, popolani, corporazioni dei mestieri, confraternite in rappresentanza della Comunità di Cori e delle tre contrade, chiamate Porte, Romana, Ninfina e Signina, in ricordo di quando tutta la Città, nel 1531, si recò in processione al Santuario del Soccorso per rendere grazie alla Vergine.
Al termine del Corteo in Piazza Signina, le tre Contrade, con tre cavalieri ciascuna, si disputano il palio, intitolato alla Vergine, consistente in un drappo dipinto da un artista locale (nel drappo dipinto viene sempre richiesto di rappresentare l’intitolazione alla Madonna del Soccorso).
Il Comune di Cori, allo scopo di incentivare ed incoraggiare la ricerca artistica e la
conoscenza delle tradizioni e della cultura di Cori, in occasione dell’evento “500
ANNI dall’apparizione della Madonna del Soccorso alla piccola bambina Oliva”
bandisce un concorso per la realizzazione del logo della ricorrenza.
Il logo dovrà essere evocativo del legame della Città di Cori con il culto della
Madonna del Soccorso e con l’evento dell’apparizione (vedi scheda allegata)
Il logo sarà utilizzato anche per la realizzazione di una medaglia commemorativa.
I concorrenti interessati dovranno presentare il file del logo e bozzetto per la
realizzazione della medaglia commemorativa.
I lavori relativi dovranno pervenire presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Cori,
entro il giorno 16 aprile 2021, con indicato: “Concorso per il logo -500 ANNI
dall’apparizione della Madonna del Soccorso alla piccola bambina Oliva- CORI
1521-2021”- alla mail protocollocomunedicori@pec.it
Gli elaborati dovranno pervenire a cura, spese e rischio dei concorrenti,.
La Commissione sarà composta di esperti ed il giudizio espresso dalla stessa sarà
insindacabile.
I lavori saranno patrimonio dell’Ente e potranno essere utilizzati o modificati in
qualsiasi momento senza che l’autore possa accampare nessun diritto.
Non è previsto compenso alcuno, e il logo prescelto sarà presentato in un
apposito evento.
Responsabile Area Cultura
F.to Dott.ssa Elena Merluzzi
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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