GAETA: Fermento per la prossima data del Gaeta Jazz Festival 2015.
Il 16 agosto, alle 21.30, presso la piazza d’armi del Castello Aragonese, arriva infatti, il famosissimo sassofonista partenopeo, James Senese, accompagnato dalla band di cui è fondatore, “Napoli Centrale”, con Fredy Malfi alla batteria e voce, Gigi De Rienzo al basso, Ernesto Vitolo alle tastiere.
Gaetano, per tutti James, è nato a Napoli nel quartiere Miano, figlio di James Smith, soldato statunitense afroamericano, e di Anna Senese, giovane ragazza napoletana.
Esordisce negli anni sessanta con i 4 Con, gruppo fondato da Vito Russo, i cui componenti sono, oltre lo stesso Russo alla voce, al pianoforte e alle chitarre, Senese al sax, Mario Musella alla voce e al basso, Nicola Mormone alla chitarra e Ino Galluccio alla batteria; con questo complesso inciderà alcuni 45 giri per la King, l’etichetta di Aurelio Fierro.
Già da allora inizia il sodalizio con Mario Musella che proseguirà con l’avventura degli Showmen, dove Senese si distingue per il suo virtuosismo, ma dove offre il meglio di sé è con i “Napoli Centrale”, gruppo che fonda insieme all’amico Franco Del Prete, caratterizzato da un jazz – rock dalla forte connotazione popolare.
Nel 2001, si avvale di importanti collaborazioni, come Enzo Gragnaniello, Lucio Dalla, Raiz.
Ha curato le musiche del film di Lodovico Gasparini “No grazie, il caffè mi rende nervoso” del 1982 con Massimo Troisi e Lello Arena, film in cui ha partecipato anche come attore nel ruolo di se stesso, e cantando una canzone dal titolo “Arò Vaje”.
James Senese è stato inoltre uno dei componenti del gruppo di Pino Daniele, insieme con Tullio De Piscopo, Tony Esposito, Joe Amoruso e Rino Zurzolo, che sono tornati a suonare insieme per l’incisione dell’album di Pino Daniele “Ricomincio da 30”, pubblicato nel maggio 2008.
Nel 2005 il libro edito da Guida e intitolato “Je sto ccà …. James Senese” di Carmine Aymone racconta il percorso di vita e artistico, “Sono nato nero e sono nato a Miano – racconta James Senese – suono il sax tenore e soprano, lo suono a metà strada tra Napoli e il Bronx, studio Coltrane, dalla mattina alla sera, sono innamorato di Miles Davis, dei Weather Report e in più ho sempre creato istintivamente, cercando di trovare un mio personale linguaggio, non copiando mai nessuno. Il mio sax porta le cicatrici della gioia e del dolore della vita”
di Enrico Duratorre
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