Oggi cambiano ancora le regole per il contenimento della pandemia di Covid-19. L’obiettivo è un allentamento progressivo che possa portare a non dover prorogare lo stato d’emergenza dopo il 31 marzo, data di scadenza del regime di eccezionalità
Sarà ancora obbligatorio avere con sé la mascherina ed indossarla nelle situazioni di assembramento. Si tornerà anche a ballare con la riapertura delle discoteche.
In zona gialla, arancione e rossa, all’aperto, si può non indossare la mascherina, a meno che non ci si trovi in situazioni di assembramento. L’obbligo di usare la mascherina rimane per accedere ai luoghi chiusi, diversi dall’abitazione privata.
Per coloro che hanno fatto tre dosi di vaccino anti Covid-19, il green pass diventa illimitato. Chi ha avuto il Covid-19 entro sei mesi dalla seconda dose avrà green pass illimitato, come se avesse fatto tre dosi; mentre chi è risultato positivo prima della seconda dose di vaccino, dovrà fare il richiamo.
Sui mezzi pubblici resta l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2. Il green pass rafforzato continuerà a essere richiesto anche per accedere a cinema e teatri, sia al chiuso che all’aperto. Obbligatoria la mascherina Ffp2.
Altra data fondamentale delle nuove norme volte ad allentare le misure di contrasto al Covid-19 è martedì 15 febbraio. Tutti coloro che hanno compiuto 50 anni e che lavorano nel settore pubblico e privato dovranno infatti dimostrare di aver effettuato almeno una dose di vaccino anti Covid-19. Coloro che non sono in regola pagheranno una multa di 100 euro. Tra le altre sanzioni previste figurano poi la sospensione dal lavoro senza la retribuzione ed il pagamento di una multa da 600 a 1.500 euro se la persona obbligata al vaccino è colta sul luogo di lavoro priva di Green pass rafforzato. L’entità della sanzione viene raddoppiata se la violazione viene reiterata. Sanzioni previste anche per quanti sono deputati a svolgere i controlli, che corrono il rischio di pagare una multa da 400 a 1.000 Euro.
Il 31 marzo rappresenta una data storica per gli italiani: è infatti il giorno in cui si conclude lo stato di emergenza, in vigore da oltre due anni nel nostro Paese. È logico pensare che la decisione del governo arrivi a poche ore dalla scadenza: tutto dipenderà, infatti, dall’andamento della curva epidemiologica e dall’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e nei reparti ordinari degli ospedali.
Infine, il 15 giugno, data che prevede lo stop all’obbligo vaccinale per gli over 50, secondo quanto stabilito dal decreto legge di inizio gennaio. Uno stop che riguarda tutte le categorie di lavoratori: dal personale sanitario e dipendenti esterni delle Residenze per anziani (Rsa) al personale scolastico, fino alle forze dell’ordine
Fonte: Orizzontescuola.it
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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