Dal 7 al 17 agosto una delegazione di bambini Saharawi ospite di Minturno

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Il 3 agosto si è riunita la quarta Commissione Consiliare Permanente – Servizi Sociali per affrontare i seguenti punti all’ordine del giorno: 1) Bambini Saharawi; 2) Fondi centri estivi; 3) Regolamento contributi. Sono intervenuti i Consiglieri Massimo Moni, Antonio Colacicco, Matteo Marcaccio, l’Assessore Ilaria Pelle e il Presidente Ilaria D’Acunto.

La Commissione si è soffermata soprattutto sul primo punto relativo ai bambini Saharawi e sul programma di ospitalità predisposto dall’Ente. “Anche quest’estate, come avviene da circa un ventennio – dichiara l’Assessore Pelle – viene a trovarci una delegazione di bambini sahariani, grazie all’Associazione Formia Saharawi, la Onlus presieduta dal professor Marcello Lucciola che, dal 2003, lavora per dare ospitalità e cure ai piccoli provenienti dall’area compresa tra il Marocco, l’Algeria e la Mauritania. Per la prima volta verranno ospitati dal Comune di Minturno, presso il Convento francescano. Il soggiorno nella nostra città durerà dal 7 al 17 agosto”.

Insieme al Consigliere comunale di Formia Imma Arnone, alla professoressa Anna Carta, alla vicepresidente della Onlus Carmela Cassetta è stato redatto un calendario fitto di attivitá e di esperienze, da far vivere ai piccoli ambasciatori di pace. Si inizierà domenica 7 agosto con una gioiosa accoglienza presso il Convento minturnese, con uno spettacolo di giocoleria comica.

Nelle giornate seguenti si alterneranno momenti ludici e di svago (laboratori, piscina, escursioni al mare) con incontri istituzionali. L’11 agosto si terrà il saluto ufficiale, presso la Sala consiliare, con Fatima Mahfud, vice rappresentante del Fronte Polisario in Italia, movimento politico attivo nel Sahara Occidentale, mentre la sera i bambini saranno protagonisti in Piazza Porta Nova del Festival “Canzoni sotto le stelle”.

“Siamo orgogliosi e onorati – conclude l’Assessore Pelle – di ospitare questa piccola delegazione di bambini. La loro presenza, oltre a costituire una bella occasione di scambio culturale, è ricca di significato e ci permette di sostenere la causa di autodeterminazione del popolo Saharawi, un diritto che continua ad essere negato”.


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