Falsi incidenti stradali, avvocato di Minturno sospeso dalla professione per un anno

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L’inchiesta dei carabinieri della Compagnia Vomero di Napoli ha portato all’arresto di quattro persone e alla notifica di otto interdittive nei confronti di sei avvocati e di due medici, accusati di associazione per delinquere finalizzata alle truffe assicurative. Tra gli indagati anche tecnici di centri diagnostici, carrozzieri e falsi testimoni.

Il meccanismo delle truffe prevedeva un’iniziale fase di pianificazione della dinamica del sinistro, con l’individuazione delle parti da coinvolgere, dei finti testimoni, del medico e del pronto soccorso di riferimento da cui farsi rilasciare referti per inesistenti lesioni. Successivamente, venivano coinvolti i sanitari dei centri diagnostici e dei poliambulatori presso i quali venivano effettuate le visite successive a quelle di pronto soccorso e i carrozzieri compiacenti che avevano il compito di predisporre la documentazione falsa relativa ai danni subiti dai veicoli coinvolti, in maniera compatibile con le lesioni riscontrate.

A questo punto entravano in gioco gli avvocati che istruivano le pratiche per falsi sinistri stradali e che concordavano le dichiarazioni dei finti testimoni. In almeno due occasioni sono state accertate anche dichiarazioni testimoniali da parte di due soggetti risultati poi inesistenti.

Il profitto del reato della truffa assicurativa, una volta incassato, veniva poi movimentato e prelevato in maniera frazionata, nel tentativo di dissimularne la provenienza illecita.

L’avvocato di Minturno di 44anni, E.M. destinatario di un provvedimento di interdizione dalla professione per un anno è accusato di aver preso parte all’organizzazione, istruendo le pratiche per falsi sinistri stradali e concordando le dichiarazioni dei finti testimoni.

Le indagini dei carabinieri sono partite nel 2021, dopo la denuncia di una compagnia assicurativa che aveva riscontrato anomalie in una serie di sinistri stradali. I militari hanno poi individuato un gruppo di persone che, con un sistema ben rodato, era riuscito a truffare le compagnie assicurative per un importo complessivo di circa 1 milione di euro.

L’inchiesta è ancora in corso e non è escluso che possano esserci altri indagati.


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