La nomina a membro della Commissione bicamerale Antimafia del sen. Fazzone rappresenta un nuovo schiaffo morale inferto ai cittadini tutti della provincia di Latina, ma in particolar modo ai parenti delle vittime di mafia cui è tristemente costellata la nostra Nazione. Come può passare sotto la rassegnazione generale la nomina a questo delicato uffizio proprio di chi fu noto alle cronache più misere per lettere di raccomandazione andate prescritte, forzature su concorsi Asl, abusi edilizi abnormi, utilizzo di fondi statali erogati per l’imprenditoria giovanile e deviati invece per fini personali, come può questo Paese accettare che siano messi i lupi a guardia degli ovili e come non s’indigna quella destra che fece della Legalità il suo valore cardine prima di annacquarsi nei libri paga del centrodestra? Perfino il pentito Schiavone segnalò nelle sue “confessioni” interferenze politiche locali sul caso della città di Fondi e noi oggi abbiamo invece dimenticato, grazie a questa scandalosa nomina, la vergognosa vicenda del mancato scioglimento del Consiglio Comunale di Fondi. Voglio ricordare che quella vicenda fece vittima civile ed istituzionale l’allora Prefetto Frattasi che proprio per essersi impegnato con forza e coraggio al riguardo, come premio fu cortesemente accompagnato alla porta ed un’altra scomoda persona uscì così dalla scena e fu resa innocua; e voglio ricordare anche che l’On. Sesa Amici fece un’interrogazione urgente come prima firmataria all’allora ministro degli Interni, Maroni, per chiedere che il Consiglio dei Ministri ratificasse la posizione della Prefettura di Latina. Oggi che l’On. Amici ricopre il ruolo di sottosegretario di Stato, non sente l’esigenza di assumere una posizione in difesa non solo del suo territorio ma di tutti i cittadini italiani? O dobbiamo pensare che il fervore dell’epoca miri a visibilità preelettorali mentre ora ci si può sentire garantiti dagli effetti delle “Larghe Intese” che sembrano produrre invece, agli occhi del semplice cittadino indignato, “Larghi Silenzi”? Ed il sen. Moscardelli, dopo aver cavalcato – per la sua perdente campagna elettorale a sindaco di Latina – il sentimento d’insofferenza verso la vicenda di Fondi, oggi che si ritrova ad essere anch’egli membro della Commissione Antimafia, fianco a fianco di chi dovrebbe osteggiare, non profferisce una sola parola per salvaguardare l’onorabilità sua, della sua provincia, dei cittadini e della commissione stessa? Ed il deputato regionale Enrico Forte, che tanto si è adoperato a mezzo stampa affinché il governo regionale approfondisse gli incestuosi rapporti che in questa provincia sembrano esserci tra politica imprenditoria ed organizzazioni criminali, non intende condurre una battaglia a viso aperto contro una nomina che contiene in sé i caratteri blasfemi di una bestemmia? Noi abbiamo la consapevolezza che la comunità pontina, portavoce dello sdegno di tutti i cittadini d’Italia, non ha dimenticato, non dimentica e non dimenticherà le facce dei colpevoli, dei collusi e dei conniventi! Per parte nostra continueremo a vigilare e sensibilizzare l’opinione pubblica sui Valori fondamentali di una Nazione al di sopra d’ogni sospetto: Legalità, senso dello Stato e rispetto delle Istituzioni e lo faremo anche al di fuori delle sedi istituzionali che, mai come oggi, appaiono caratterizzate dalla nebbia odiosa della complicità.
Cristina Rossi
VALORE COMUNE
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