Sarà inaugurato oggi alle 18, alla presenza di ospiti d’eccezione come Carlo Ginzburg, Guglielmo Epifani, Piero Fassino e Walter Veltroni. Costruito a tempo di record con materiali certificati secondo le più recenti norme europee, il nuovo auditorium “Vittorio Foa” è il primo teatro in Italia per rapporto tra qualità della struttura e costi di realizzazione, essendo stato ultimato con meno di 600 mila euro (incluse imposte, progettazione, opere di urbanizzazione e dotazioni tecnologiche interne come luci, fonica e quinte). Ottocento metri quadri, 280 posti a sedere, sala teatro con stage 10×10 e gradinata retraibile. Uffici, magazzini foyer, caffetteria e ampio garden esterno. Disegnato da Luca Ruzza con Laura Colombo, Daniela Dispoto e Paola Proietti, l’impianto di via Olivastro Spaventola porta la firma della Open Lab Company design studio. L’edificio, antisismico e ignifugo, è alto 7 metri al suo interno, largo 15 e profondo 35. La copertura è realizzata secondo l’inclinazione opportuna per ospitare un sistema di pannelli fotovoltaici che rendano l’impianto autonomo dal punto di vista energetico. La pratica amministrativa, abbandonata negli ultimi cinque anni, è stata ripresentata da questa amministrazione comunale, così da dotare presto il teatro di condizionamento e riscaldamento, interamente alimentati dall’energia del sole. Il teatro “Vittorio Foa” è studiato per una risposta acustica eccellente mediante l’utilizzo di pannelli fonoassorbenti Eraclit. Un luogo duttile e adatto ad ospitare spettacoli e performance frontali o circensi, manifestazioni ludiche e meeting, incontri sportivi, presentazioni di design, sfilate di moda. E’ accessibile e sicuro, particolarmente adatto ad eventi dedicati ai bambini e con i bambini. E’ progettato per garantire un’accessibilità facilitata a beneficio dei portatori di handicap. Niente ostacoli, dal parcheggio alla sala, ai servizi e alla ristorazione. Un punto di riferimento per una nuova progettualità dedicata al sociale. La struttura è stata realizzata col contributo della Regione Lazio e del Comune di Formia che adottò il progetto nell’ottobre 2007. Da allora sono passati cinque anni durante i quali l’auditorium è rimasto chiuso. “Dotiamo Formia di un impianto importante per tutte le attività espressive – commenta soddisfatto il sindaco Sandro Bartolomeo -. Consentirà di venire incontro alle esigenze delle associazioni. Quelle stesse esigenze che il teatro Remigio Paone, per capienza e morfologia, non consente di soddisfare interamente. Con l’intitolazione al senatore Vittorio Foa e l’indizione del premio sul Novecento, organizzato in collaborazione con l’Ipab Santissima Annunziata, saremo poi in grado di attrarre su Formia l’interesse nazionale e sovranazionale. Storia, politica, arte, mondo accademico e borse di studio. Il meglio della cultura approfondirà i temi del “secolo breve”, partendo dall’analisi del passato e guardando al futuro. Una città viva che vuole esprimere le sue risorse migliori”.
Sono uno dei titolari dell’emittente e sono anche conduttore di vari programmi.
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