Formia: Comunicato Stampa Cooperativa LE.SA.SCA

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Assistiamo, ormai, da mesi, a notizie artatamente costruite per creare danni economici e d’immagine alla scrivente cooperativa ed al Consorzio d’appartenenza, sulla vicenda della gara dell’Asilo Nido “La Quercia” e sulla gestione dello stesso. Ancora oggi, dopo che dal 01 ottobre 2013 la coop. LE.SA.SCA, purtroppo, non gestisce più l’asilo nido comunale (gestito ora dal Consorzio Intesa), e non ha altre entrate (avendo rinunciato ad altre precedenti attività per la corretta esecuzione dell’appalto), assurge nuovamente agli onori della cronaca per una nota della CGIL FP, in cui, con riferimento alle proprie assistite, ci si lamenta la mancata corresponsione di differenze economiche (il CUD 2013 è già stato consegnato!).

Orbene, se è vero che residuano delle spettanze alle dipendenti (nessuno le ha mai negate), è pur vero che avremmo assolto ai nostri debiti. Se ad oggi ancora non vi abbiamo provveduto è perché (come dalle stesse ampiamente conosciuto) siamo in attesa, dal 01 ottobre 2013, di ricevere delle somme che, seppur chieste e sollecitate, non sono state ad oggi ancora corrisposte.

Vorrà dire che chiederemo al Consorzio Intesa, a cui siamo consorziati, di corrispondere in nostra vece quanto dovuto al fine di evitare inutili pendenze!

Ciò posto, seppur non è nel nostro stile replicare a mezzo stampa, non lo abbiamo sinora mai fatto, perché abbiamo preferito i fatti, alle altrui chiacchiere, ci sia consentito dire che, sino ad oggi, ogni circostanza che sembrava essere per noi negativa (tutte portate all’attenzione pubblica), alla fine si è rivelata falsa, laddove non un boomerang o puntualmente smentita dal tempo.

Perché, si sa, il tempo è galantuomo.

Ci sia consentito evidenziare.

1) Dopo l’assegnazione della gara d’appalto, nei nostri confronti si è aperta una campagna denigratoria/diffamatoria di notevole impatto sulla comunità. Si è detto che avremmo «cercato fraudolentemente di alterare il risultato della gara d’appalto», ciò in danno di chi, per «quasi vent’anni», ha «gestito con grande cura e professionalità il nostro asilo nido cittadino». Questa assunta e presunta alterazione della gara d’appalto è stata cavalcata dalla coop. Giardini d’Infanzia, precedente gestore, che ne ha dato dettagliata contezza alla stampa, e ne ha fatto motivo di ricorso innanzi il Tribunale Amministrativo del Lazio, Latina, prima, ed al Consiglio di Stato, dopo.

Qual è stato il responso dei Giudici Amministrativi di 1° e 2° grado?

«Il ricorso deve essere integralmente respinto» e la ricorrente (n.b.: la coop. Giardini d’Infanzia) condannata «al pagamento delle spese di lite che liquida in € 3.000,00».

2) Non ancora insediati ci è stato contestato, e prontamente reso di conoscenza pubblica, che «saranno cambiati gli allestimenti e quindi l’ambiente fisico dove i nostri bimbi vivono, … ci saranno nuovi volti insieme a loro».

Un sito internet, che si professa come autonomo e come il più visitato nel sud pontino, ha titolato: «Storia di ordinaria sopraffazione a carico dei bambini».

Nessuno ha considerato che la Coop. LE.SA.SCA aveva chiesto alla precedente gestione di consentirle l’uso per due mesi dei beni strumentali. Purtroppo la richiesta economica è stata esorbitante. Per l’uso due beni mobili per due mesi la coop. Giardini d’Infanzia ha chiesto € 8.000,00 (n.b.: il Comune di Formia corrisponde per la locazione dell’intera struttura – circa 300 mq coperti ed altrettanti scoperti – € 3.000,00 al mese)! Neppure si è considerato che la necessità di assumere altri dipendenti è richiesto dalla Legge Regionale del Lazio n. 59/80 (art. 18, 1° comma, lett. b) che prevede un addetto ai servizi generali per ogni 15 bambini. Com’è noto l’asilo nido “La Vecchia Quercia” è una struttura ricettiva per 41 bambini, la precedente gestione (n.b. la coop. Giardini d’Infanzia) aveva due addette ai servizi generali (41 : 2 = 20,5 bambini, e non 15, per ogni addetta ai servizi generali)!!

3) Dopo otto giorni dal cambio gestione (il 29/05/2013): a seguito di sollecitazioni da parte di terzi, nell’asilo vi è il sopralluogo congiunto degli Ispettori dell’AUSL Latina e dei militari dell’Arma dei Carabinieri. Nel verbale redatto ci è stato giustamente contestato la mancata «individuazione del bagno del personale di cucina»; la necessità di «ritinteggiatura dei locali con idonea pittura» e di «ripristino dei gradini deteriorati della scala interna»; la mancata «manutenzione dei termoconvettori». Ci domandiamo: in otto giorni di gestione, ed a servizio in corso, avremmo dovuto fare noi ciò che non è stato fatto (ad es.: “individuazione del bagno del personale di cucina”) in venti anni? Ma alcuni incombenti (ad es.: «ritinteggiatura dei locali con idonea pittura») non erano da contestare alla coop. Giardini d’Infanzia, quale precedente gestore?

4) Sempre dopo pochi giorni di gestione, altro sopralluogo congiunto, questa volta del Comune di Formia, e di alcuni genitori. A seguito del sopralluogo, l’allora competente Dirigente F.F. del comune di Formia ci contesta, e ci chiede spiegazioni sulla presenza nel menù «di alcuni alimenti surgelati, …, quali pesce e piselli». A nessuno è interessato che si trattava di alimenti previsti nel menù autorizzato dalla AUSL Latina. Nessuno ha considerato che il pesce non può non essere che surgelato!!

Solo per inciso: se nel nostro menù era prevista la somministrazione del merluzzo, noi somministravamo il merluzzo. Di per certo possiamo affermare, e provare, che prima di noi, a volte, merluzzo significava pangasio (un pesce di acqua dolce, allevato in Vietnam, nel bacino del delta del Mekong, secondo alcuni studi scientifici, di dubbio valore nutritivo).

5) Da ultimo la contestazione della FP CGIL, con nota datata 24/03/2014.

Anche qui ci domandiamo: ma la sigla sindacale ha inoltrato la stessa richiesta fatta pervenire a noi anche alla coop. Giardini d’Infanzia? Forse che quest’ultima cooperativa abbia corrisposto alle proprie dipendenti (il personale in servizio presso la sede di Via Ferrucci, n. 109, ora chiusa) tutte le somme relative ad intere mensilità, al TFR ed ai ratei di 13^?

Ci risulta il contrario! Ci risultano pendenze innanzi la Direzione Provinciale del Lavoro! Ed allora, perché la CGIL FP lamenta per le proprie assistite quello che, in misura nettamente maggiore, le proprie assistite negano alle proprie dipendenti? Forse che i diritti discendenti da un rapporto di lavoro siano soggettivi, e non oggettivi? Sarà un caso che questa notizia esce dopo che la Coop. LE.SA.SCA ha chiesto nuovamente al Consorzio di essere designata a gestire il servizio di asilo nido comunale come previsto dall’offerta fatta pervenire al Comune di Formia?

Sarà un caso?? Vedremo!

 


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