Pepito (nome di fantasia) è un ragazzo vivace, pieno di vita, con la voglia sempre di giocare e una spiccata vena umoristica. Pepito frequenta una delle nostre scuole secondarie di primo grado, la “vecchia” scuola media, ed è felice di venire a scuola, perché è il luogo dove incontra tutti i suoi amici, dove il suo mondo si riempie di giochi, scherzi e tanti compagni che gli vogliono un gran bene.
Pepito è un ragazzo disabile che per andare a scuola usa il servizio comunale “di trasporto scolastico per disabili”, un servizio dato in appalto dal Comune di Formia con una spesa di circa €30mila euro all’ anno. Un servizio che dovrebbe garantire ai ragazzi come Pepito, di arrivare da casa a scuola in sicurezza e in orario.
Eppure Pepito ogni mattina è il primo a salire sul suo pulmino, verso le 7.25, ed è l’ultimo a scendere dal pulmino… arrivando a scuola non prima delle 8,40-8,45!!!
Eppure la scuola inizia alle 7,55.
Ogni giorno, Pepito, quindi, arriva a scuola con un ritardo “fisso” tra i 35 e i 50 minuti.
Ogni santissimo giorno di scuola.
Tale situazione assurda, paradossale e di disservizio pubblico è stata già da mesi evidenziata al Sindaco Gianluca Taddeo, all’assessore alla scuola Luigia Bonelli e all’assessore ai servizi sociali, Rosita Nervino.
Risposta: nulla di fatto.
La questione è stata oggetto di discussione nell’ultimo Consiglio comunale, quello del 27 dicembre 2023, dove ho evidenziato che quanto riportato nella relazione di fine anno sui servizi pubblici a domanda individuale offerti dal comune, il servizio di trasporto scolastico per disabili è assolutamente carente!
Risposta: nulla di fatto ancora.
Abbiamo aspettato le vacanze di Natale, abbiamo aspettato la ripresa della scuola, abbiamo aspettato un’altra settimana: ad oggi la situazione resta immutata. Il disastroso e ingiustificato ritardo rimane.
I diritti di Pepito sono completamente non garantiti, il suo diritto al tempo scuola come tutti gli altri suoi compagni di classe è diventato un optional e questo non è assolutamente accettabile. Pensate un po’ Pepito tutte le mattine si fa un giro di più di un’ora, arrivando a scuola già esausto e stremato.
Già è triste, ingiusto, non inclusivo, non civile che se i compagni di classe di Pepito un giorno vanno al cinema o al teatro qui a Formia o a Gaeta, il servizio di trasporto non è compreso per altre destinazioni diverse dalla scuola, quindi è la famiglia di Pepito che deve accompagnarlo, ma almeno l’unico servizio che fornite , cioè accompagnare Pepito a scuola, lo volete fare adeguatamente? Pepito deve arrivare a scuola puntuale e gli si deve garantire tutto il tempo scuola, perché è questione di rispetto, di bando di gara, di tutela di spesa pubblica e di servizio pubblico…oltre che questione di civiltà, dignità e umanità.
Continueremo a chiedere che i diritti di Pepito siano tutelati, continueremo a pretendere la soluzione migliore per Pepito, perché Pepito è reale, in carne e ossa e vivo, Pepito non è invisibile.
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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