Formia: “Fuga senza fine”. Paola Villa, continua senza sosta lo svuotamento delle professionalità del comune

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Continua ormai senza sosta lo svuotamento delle professionalità del comune di Formia.

Il prossimo mese di giugno andrà via l’avvocato Sabrina Agresti, unico avvocato rimasto all’interno del settore avvocatura comunale, dopo la recente “fuga” nel mese di aprile, del dirigente Domenico Di Russo.

Stavolta non parliamo di un trasferimento in altro ente, ma parliamo di un vero e proprio “spontaneo ” licenziamento.

Il comune di Formia, quindi, perde un’ ulteriore professionalità e la conseguenza principale in un settore, quale quello dell’avvocatura, sarà ricorrere a figure extra ente ovvero affidare gli incarichi professionali a professionisti esterni aggravando la spesa sul bilancio comunale, quindi sulle casse pubbliche.

Vero è, altresì, che il sindaco Taddeo, nel Consiglio comunale del 20.5.2023, alla domanda sulle esternalizzazione degli incarichi legali, ha risposto che ” forse è la volta buona che il Comune vinca qualche causa” e nessuna risposta si è avuta da parte del sindaco quando gli è stato ricordato che all’ex dirigente del comune di Formia, avvocato Di Russo, proprio lui e la sua amministrazione aveva affidato ben tre settori dell’Ente comunale, trasformandolo in un “super dirigente”.

E’ una vera e propria emorragia che sembra non arrestarsi: maggio 2022 Marco Di Stefano architetto individuato all’Urbanistica non firma il contratto; Giovanni Di Falco non firma e rinuncia all’incarico ai Lavori Pubblici; l’architetto Caramanica a febbraio 2023 va via, dopo appena un anno di incarico dirigenziale, e si dimette dai Lavori Pubblici; aprile 2023 l’avvocato Di Russo accetta l’incarico per il Comune di Napoli e lascia Formia.

E il tutto avviene nel silenzio più totale dell’amministrazione targata Taddeo-Cardillo Cupo: nessun commento.

E dopo i dirigenti e i dipendenti, iniziano ad andar via anche gli assessori: martedì 23 maggio, si è dimessa l’assessora Avallone alle Attività produttive che non ha meritato nemmeno un modesto commento del sindaco che resta trincerato dietro un silenzio irreale e poco chiaro, il primo cittadino cerca di mettere tutto nel dimenticatoio e “menare a scordare”.

Ma la considerazione più importante è che a tutto ciò si aggiungano come conseguenze, il ritardo e

l’affanno dell’attività amministrativa arrecata dalla tanto conclamata e celebrata “rotazione dirigenziale”, che ha avuto come effetto… nessun risultato, anzi: i dirigenti si trovano sul groppone troppi settori e alcuni di essi sono stati affidati al segretario generale, comportando un bel “pastrocchio”, in pratica controllore e controllato coincidono, in barba alla trasparenza e alla correttezza amministrativa.

Infine, il 19 maggio l’ennesima determina che annuncia per la terza volta la prossima assunzione del dirigente 110 al settore lavori pubblici.

Aspetteremo ulteriormente… e ricordiamo al sindaco che meglio che eviti di fare le annunciazioni in consiglio comunale.

Una volta … tempus fugit, ora fugit da Formia!


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