L’inchiesta è ancora aperta. Vari enti di tutela ambientale supportano gli inquirenti passando al setaccio il territorio con l’ausilio di tecnologie sofisticate. C’è ancora molto lavoro da fare ma, allo stato, la situazione è relativamente tranquilla, nel senso che i livelli di inquinamento non destano preoccupazioni per la salute dei cittadini.
E’ quanto riferito ai sindaci del comprensorio aurunco dal procuratore capo di Santa Maria Capua Vetere Corrado Lembo. L’incontro, convocato per fare il punto sui rischi connessi ai rifiuti tossici interrati sull’Appia e alla centrale nucleare del Garigliano, hanno preso parte i Comuni di Formia, Cassino, Minturno, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Itri e Cellole. I sindaci si erano riuniti in coordinamento proprio per definire una strategia comprensoriale e interregionale. Il progetto era di unirsi in corteo per le strade di Santa Maria Capua Vetere con tanto di gonfaloni e fasce tricolori. Poi è arrivato l’invito del procuratore, cui Formia ha risposto con la presenza della Vicesindaca con delega alle Politiche Ambientali Maria Rita Manzo e della Delegata alla Legalità Patrizia Menanno. I risultati sui carotaggi effettuati sotto la rotonda dell’Appia, nel territorio comunale di Sessa Aurunca, hanno dato esiti rassicuranti e non è escluso che, in presenza di ulteriori segnali di questo tipo, la Procura possa chiedere l’archiviazione dell’indagine nel giro di pochi mesi. Non appena l’inchiesta sarà conclusa, saranno resi noti i risultati delle indagini tecniche effettuate a cavallo tra le due sponde del Garigliano. “Ringraziamo il procuratore Lembo per la disponibilità dimostrata – commentano l’assessora Maria Rita Manzo e la Delegata Patrizia Menanno – e aspettiamo di verificare se la realtà corrisponda al tono tranquillizzante delle sue parole. Una cosa è certa: continueremo a tenere alta la guardia a tutela dell’ambiente. La nostra presenza a Santa Maria Capua Vetere, così come la sottoscrizione del documento insieme agli altri comuni del comprensorio, testimoniano il grado di attenzione che il Comune di Formia dedica a queste dinamiche. Ci tranquillizza il fatto che il lavoro dei magistrati è supportato dal contributo tecnico di qualificati istituti di tutela ambientale che effettuano l’attività di monitoraggio con l’ausilio di tecnologie di nuova generazione. Positivo – concludono – anche il rapporto di interlocuzione con la Procura e con il resto dei Comuni del territorio. Fermo restando il segreto istruttorio che naturalmente circonda i contenuti dell’inchiesta, è importante che le Istituzioni dialoghino per informare la popolazione sui rischi esistenti per la loro salute”.
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