Formia: L’avvocato Christian Lombardi, aggredito in strada a manganellate nei pressi della propria abitazione

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Venerdì mattina, l’avvocato Christian Lombardi, 52 anni, di Formia è stato aggredito a manganellate nei pressi della propria abitazione di via Mergataro. L’episodio è stato rivelato soltanto domenica pomeriggio con un post sui social dalla cognata Manuela Salvi. L’Avvocato,  da anni impegnato in politica, ha rivestito l’incarico di consigliere comunale di maggioranza al comune di Formia dal 2018 al 2021 e ora è coordinatore politico di “Un’altra città”, il movimento politico fondato nel 2012 proprio dall’ex Sindaco di Formia, Paola Villa.

Nella post di Manuela Salvi sul proprio profilo Facebook si legge: ”

Storie dell’altro mondo – ah, no, di questo.

Mio cognato il 6 gennaio ha subìto un agguato.

Un’auto l’ha seguito in una strada isolata qui vicino, dove va di solito, sempre alla stessa ora, a far passeggiare il cane.

Un uomo è sceso dalla macchina, gli ha chiesto se il cane era pericoloso, poi ha tirato fuori un manganello telescopico e lo ha picchiato.

Prima di andarsene, gli ha detto: “Nun te scurdà”.

Non ti dimenticare.

Una frase da fiction savianoide.

Non sappiamo chi sia il mandante di questo avvertimento né di cosa volesse avvertirlo. Siamo in attesa che le istituzioni facciano il proprio dovere e indaghino, che chiedano ai vicini la registrazione delle loro telecamere di sicurezza per risalire al veicolo.

Non ci spieghiamo la cosa perché mio cognato è un cittadino comune, un avvocato civilista di provincia che rispetta le regole e ha una vita normalissima.

Quello che non è affatto normale è invece il nostro territorio, questa palude tra Latina e Caserta che sulle mappe non esiste e che le fiction di genere le fa impallidire.

Un territorio che dopo essere stato svenduto al miglior offerente, un pezzo alla volta, adesso va alla deriva insieme a noi cittadini che nove volte su dieci siamo lasciati SOLI.

E siamo noi, ovviamente, a dover avere paura, perché “i cattivi” non ne hanno affatto”.

Versione pubblicata sui social e confermata dalla stessa vittima che, senza aver voluto rilasciare al momento alcuna dichiarazione ufficiale è apparsa visibilmente scossa, dichiarando agli inquirenti, di essere allo scuro del movente di tale gesto e nemmeno di attribuire l’episodio alla sua attività professionale o a quella politica. Intanto gli agenti del vice questore Aurelio Metelli hanno avviato le inadagini passando al setaccio il contenuto del sistema di video sorveglianza di alcune abitazioni private in località Mergataro.


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