E’ stata presentata in comune un ordine del giorno inerente alcuni interventi sulla viabilità
litoranea di Formia, tesa a sopprimere la funzione viaria di ponte Tallini (lasciando solo la funzione
pedonale) e a realizzare una grossa rotonda sulla Flacca, all’altezza di largo Paone, quale nodo
unico di regolazione del traffico, urbano e extraurbano. L’ordine del giorno, presentato dai gruppi
di opposizione, se da un lato ha il merito di far discutere il consiglio comunale sul tema della
viabilità, fondamentale per una città come Formia, dall’altro commette l’errore di prefigurare una
ben determinata soluzione, sconosciuta ai più e non suffragata da dati e da uno studio
necessariamente più ampio. Su tale ultimo aspetto non può valere il fatto che la rotonda di largo
Paone era prevista dal Piano Urbano del Traffico poiché lo stesso calava le sue previsioni sull’asse
litoraneo (restringimenti di carreggiata, piste ciclabili, demolizione ponte Tallini, introduzione di
rotonde di grande e piccolo diametro…) nel presupposto della realizzazione della Pedemontana.
Cioè il PUT aveva previsto la rotonda e la demolizione di Ponte Tallini perché sull’asse litoraneo,
con la costruzione della Pedemontana, sarebbe rimasto solo il traffico locale.
Non è compito delle scriventi associazioni sostituirsi ai tecnici del traffico, ma alcune
considerazioni avvertiamo il dovere e la possibilità di avanzarle. Allo stato, senza PUT (non
approvato dal Consiglio Comunale), senza Pedemontana, senza confronto e senza supporti tecnici
di ingegneria del traffico, la soluzione prefigurata dall’o.d.g. non appare condivisibile per una serie
di motivi, che non sono solo procedurali. A nostro avviso la proposta non tiene conto di uno dei
punti cardine della pianificazione del traffico e del PUT: la separazione dei flussi secondo le
funzioni (traffico di transito e traffico urbano). La rotonda proposta (la cui progettazione sarebbe
costata 40 mila euro!) mischia il traffico locale con quello extraurbano, costringendo il primo a
intersecare il secondo. Cosicché chi da via Vitruvio volesse andare nell’area della banchina Azzurra,
dovrebbe scendere fino a largo Paone, portarsi verso la rotonda e qui intersecare i flussi
extraurbani sia in direzione Roma che Napoli, creando punti di conflitto pericolosi, in grado di
rallentare il traffico.
È un po’ quello che succede alla rotonda dei carabinieri: il traffico locale proveniente da levante
della città si mischia con quello extraurbano di attraversamento, producendo code e situazioni di
pericolo, aggravate, nel caso di specie, dalla presenza di un semaforo e dall’assenza di un
attraversamento pedonale sfalsato. La riapertura carrabile di ponte Tallini, già deliberata e
finanziata con fondi di Bilancio, consentirebbe invece di connettere via Vitruvio con l’area portuale
di banchina Azzurra o di procedere verso Napoli, senza interferire con la Flacca. Le immissioni del
traffico locale su quest’ultima avverrebbero sempre con svolte a destra, mai incrociando i flussi
contrari. Sottrarre la funzione carrabile al ponte esistente significa rinunciare ad un incrocio
sfalsato dei flussi, cosa sempre auspicata dai testi dell’ingegneria del traffico. Un’ultima notazione.
La rotonda di largo Paone non è proprio una priorità per risolvere i problemi del traffico di Formia.
Per la sicurezza, sarebbe probabilmente più urgente realizzare la rotonda di Acqualonga e, per
snellire il traffico, costruire il sottopasso alla rotonda dei carabinieri e organizzare diversamente la
circolazione. “Associazione Comunità Lazio Meridionale e Isole Pontine” – “Associazione Incontri
& Confronti”
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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