FORMIA – Letteratura ed arte visiva, l’opera di Salvatore Bartolomeo al centro dell’incontro in programma venerdì 6 al nuovo Archivio Storico

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“E’ proprio dell’arte, sempre, offrirsi in interazione: con noi che guardiamo, con lo spazio circostante, con i tempi che la attraversano. Ed è dell’arte, nei contesti che essa abita, la virtù di ‘servizio’ di un generoso accrescere: è facile così che essa ci mostri per la prima volta ciò che non abbiamo saputo vedere o che riassetti e riqualifichi, disponendo ad un nuovo uso, quanto è sbiadito, accantonato, logoro, desueto”.

Marcello Carlino è docente di Letteratura all’Università “La Sapienza” di Roma. Così definisce “Risonanze”, l’installazione che l’artista Salvatore Bartolomeo portò in scena alla torre di Mola tra dicembre 2013 e gennaio 2014. Un circuito di suggestiva relazione spaziale tra le superfici murarie dei ruderi e quelle ristrutturate all’interno, percorse da opere materiche informali, veri e propri intarsi visivi, apparizioni di “muri sui muri”, con squarci e aperture improvvise, presenze e assenze sottolineate da effetti sonori misteriosi.

“Risonanze” sarà il tema al centro dell’interessante incontro promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Formia in programma venerdì 6 giugno alle ore 18 presso l’Archivio Storico “Franco Miele”. Ne parleranno lo stesso Carlino, esperto di letteratura ed arti visive; il poeta e romanziere Rodolfo Di Biasio e Barbara Carle, poetessa e docente di Italiano alla California State University.

Sarà proiettato anche un video con le immagini più evocative dell’installazione. Un viaggio tra parole, colori, luce e suono. Nel vortice plurisensoriale che è la cifra autentica del poliedrico artista formiano.


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