Formia, mozione per contrastare il dissesto idrogeologico: la proposta dei consiglieri di opposizione

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La città di Formia, da anni ostaggio dei danni causati dal dissesto idrogeologico, potrebbe presto adottare misure concrete per prevenire e contrastare i danni causati da fenomeni atmosferici sempre più intensi e frequenti legati al cambiamento climatico. I consiglieri dell’opposizione del Gruppo Partito Democratico-Demos-Forum Progressista, Luca Magliozzi e Alessandro Carta, hanno presentato una mozione al Comune per affrontare il problema del dissesto idrogeologico in modo strutturale.

La mozione propone l’istituzione di un ufficio specifico dedicato al coordinamento di tutte le azioni necessarie a contrastare il dissesto idrogeologico, dal monitoraggio delle pratiche urbanistiche nelle zone a rischio, alla realizzazione di un piano di interventi per la manutenzione e la prevenzione. Inoltre, si chiede di dare priorità alla presa in carico di tutte le richieste relative ad edifici presenti in zone a rischio idrogeologico per avere una visione chiara della situazione urbanistica nelle aree sensibili.

La delibera sul contrasto agli incendi, recentemente approvata, dovrebbe essere attuata e firmato un patto sociale che coinvolga tutti i soggetti e gli enti interessati, in primis gli operatori della montagna, al fine di varare una strategia condivisa di salvaguardia e promozione del territorio.

Il fenomeno del dissesto idrogeologico, che colpisce periodicamente il territorio di Formia, è da considerarsi un problema di grande attualità e di importanza strategica per la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia del territorio. A tal proposito, i consiglieri Magliozzi e Carta hanno dichiarato che è arrivato il momento di fare scelte coraggiose e di ripensare completamente la gestione del territorio, non è più accettabile continuare ad assistere inermi alla conta dei danni.

La presentazione della mozione è stata l’occasione per aprire un dibattito sul tema e sensibilizzare le istituzioni locali sull’importanza di intervenire sulla prevenzione del dissesto idrogeologico. Inoltre, la mozione potrebbe essere il punto di partenza per l’elaborazione di un piano di interventi che preveda un impegno coordinato tra istituzioni, cittadini e operatori del territorio.

In attesa di conoscere gli sviluppi della mozione presentata dai consiglieri dell’opposizione del Partito Democratico-Demos-Forum Progressista, la città di Formia si prepara ad affrontare le prossime sfide del dissesto idrogeologico con la speranza di prevenire i danni e garantire la sicurezza dei propri cittadini.

Di seguito l’intero testo della mozione presentata:

MOZIONE: PREVENZIONE E CONTRASTO DEI FENOMENI DI DISSESTO IDROGEOLOGICO
Il Consiglio Comunale
premesso
che il Comune di Formia è stato spesso oggetto di fenomeni legati al dissesto idrogeologico che
hanno causato ingenti danni e messo in pericolo la sicurezza di ampie porzioni del territorio
comunale;
che, ad esempio, le brevi ma copiose precipitazioni registrate nel settembre del 2022 hanno messo
in ginocchio intere parti del territorio comunale, causando frane, allagamenti, straripamenti di
torrenti, con conseguente dichiarazione dello stato di emergenza e costretto molte famiglie ad
abbandonare temporaneamente le proprie dimore;
che il territorio di Formia è già stato oggetto di eventi simili in passato, come nel caso dei torrenti
Pontone e Rio Fresco;
che i fenomeni temporaleschi legati al cambiamento climatico sono destinati a manifestarsi in
misura sempre maggiore, riducendo il tempo a disposizione per adottare contromisure idonee a
mettere in sicurezza i territori soggetti ad un rischio idrogeologico significativo;
che le continue situazioni di allerta idrogeologico lanciate dalla Protezione Civile riportano alla
ribalta l’urgenza di dotarsi di un programma organico di pratiche di vigilanza attiva e di
manutenzione costante del suolo e dei corsi d’acqua, che sia in grado di mantenere in uno stato di
concreta sicurezza le aree più sensibili;
che l’abbandono dei terreni montani, il disboscamento causato dagli incendi, la forte espansione
edilizia, avvenuta soprattutto negli anni 80/90, la costruzione, spesso abusiva, sui versanti a rischio,
la mancata pulizia dei corsi d’acqua, la forte antropizzazione e la cementificazione di tratti di
torrenti, contribuiscono in maniera significativa all’aumento dell’esposizione della popolazione al
rischio idrogeologico e alle alluvioni;
che risulta evidente che se non si procederà al più presto ad effettuare un vasto piano di
prevenzione e messa in sicurezza del territorio, sarà sempre meno sostenibile fare fronte agli
interventi di ricostruzione delle opere distrutte o danneggiate a seguito di danni provocati dalle
alluvioni;
considerato
che appare prioritario promuovere una cultura della prevenzione, per non intervenire e soccorrere
solo a disastro avvenuto;
che per fare prevenzione occorre dotarsi di competenze e di sistemi di vigilanza specifici sulle aree
a rischio non risultando più sufficienti le sole dichiarazioni di allerta meteo diramate dalla
Protezione Civile e dalla Prefettura
che per raggiungere risultati concreti serve la sinergia tra tutti i soggetti che si occupano di difesa
del suolo, al fine di organizzare un gruppo di coordinamento che si faccia promotore di progetti e
programmi per il contrasto al dissesto idrogeologico, agli incendi e per la promozione del territorio,
specialmente montano;
che, in questo contesto, appare necessario che la Regione operi una revisione delle norme vigenti
in campo di prevenzione e di lotta al dissesto idrogeologico, per semplificare le procedure per
l’approvazione dei piani di riordino delle zone montane e per l’approvazione e finanziamento degli
interventi connessi;
tenuto conto
che l’ISPRA, nei suoi consueti rapporti sul Consumo di Suolo in Italia, denunzia costantemente la
gravità della situazione, specialmente in rapporto al fatto che, a fronte di situazioni di calo
demografico, si registrino aumenti delle superfici cementate;
che la stessa Corte dei Conti ha rilevato che, il peggioramento ogni anno dei fenomeni di dissesto
idrogeologico, rappresenta per il nostro Paese un forte impegno finanziario, che intacca
pesantemente le finanze pubbliche. Di qui l’invito a tutelare il suolo e ad arrestarne con efficacia
normativa il suo consumo indiscriminato, sostenendo e indirizzando, invece, interventi di
rigenerazione urbana ecocompatibili;
impegna il Sindaco e la Giunta

  1. a dotare il comune di Formia di un ufficio specifico, in capo al quale riportare la conoscenza
    e il coordinamento di tutte le azioni atte a contrastare il dissesto idrogeologico, quali per
    esempio:
  • l’individuazione delle zone della città a più elevato rischio idrogeologico, che deve
    essere il risultato dell’incrocio dei dati di letteratura esistenti (PAI, Autorità di
    Bacino, Regione…) con le realtà fattuali del territorio (es. insufficienza di sezioni di
    alveo in rapporto alle portate, manomissioni dei corsi d’acqua, scalzamento di
    scarpate a rischio frana, costruzioni entro fasce di rispetto …);
  • il monitoraggio delle pratiche urbanistiche nelle zone a rischio, con particolare
    riguardo al rispetto normativo della L.R. Lazio n. 6/2008 “Disposizioni regionali in
    materia di architettura sostenibile e bioedilizia” (es. percentuale di suolo da non
    impermeabilizzare, etc. …) e dei Protocolli di Settore (es. ITACA);
  • la progettazione degli interventi di messa in sicurezza concertate con tutti gli enti e
    le altre amministrazioni del territorio;
  • la realizzazione di un piano di interventi per la manutenzione e la prevenzione dei
    fenomeni di dissesto idrogeologico nelle aree maggiormente a rischio;
  • il supporto per velocizzare l’approvazione dei piani e dei finanziamenti in corso sul
    dissesto idrogeologico;
  1. a dare mandato all’ufficio preposto di dare priorità alla presa in carico di tutte le richieste di
    condono relative ad edifici siti in zone a rischio idrogeologico, in particolare in zona rossa
    PAI. Per ciascuna pratica, fatto salvo il giudizio di compatibilità con le norme sulla sanatoria
    edilizia, in caso di ammissibilità, devono essere evidenziate le eventuali criticità
    idrogeologiche che, con la collaborazione degli stessi richiedenti, possono essere eliminate;
  2. a dare attuazione alla delibera sul contrasto agli incendi, recentemente approvata, e a
    rendere esecutivi gli indirizzi per la difesa del suolo ivi contenuti, in particolare di quegli
    interventi mirati di riforestazione, con essenze arboree idonee, soprattutto sulle aree
    fortemente compromesse dall’abbandono e dalla desertificazione.
  3. a sottoscrivere un vero “patto sociale” che veda coinvolti tutti i soggetti e gli enti interessati
    alla conservazione della casa comune, in primis, gli operatori della montagna, al fine di
    varare una strategia di salvaguardia e promozione del territorio, anche attraverso
    l’organizzazione di incontri pubblici periodici, per informare l’opinione pubblica sulle
    proposte e i progetti in via di programmazione e sullo stato di attuazione di quelli in itinere;
  4. ad assumere come indirizzo politico programmatico i contenuti della presente mozione,
    comprese le considerazioni preliminari, nel momento in cui si andranno ad esaminare i
    progetti più rilevanti di infrastrutturazione del territorio e la stessa revisione dello strumento
    urbanistico generale
    Formia, lì 30 marzo 2023 I Consiglieri Comunali
    Luca Magliozzi
    Alessandro Carta

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