“Ennesima bomba d’acqua, ennesima tragedia a Rio Pontone. Fortunatamente tutte le famiglie coinvolte stanno bene, ma hanno visto i loro beni completamente distrutti. Il Rio di Itri, che sono nel tratto finale prende la denominazione di Rio Pontone, di competenza dei 3 comuni di Itri, Gaeta e Formia deve vedere assolutamente un coinvolgimento deciso di risorse finanziarie da parte sia provinciale che regionale. A mio avviso ciò che si è riuscito a fare nei mesi scorsi su Rio Santa Croce, dove un progetto di messa in sicurezza provinciale ha visto l’avallo bipartisan dei consiglieri regionali, La Penna e Simeone, e quindi ha ottenuto un primo finanziamento di 2.500.000,00 di euro, potrebbe e dovrebbe succedere a Pontone. I tre comuni di Gaeta, Itri e Formia utilizzando la risorsa ministeriale appena arrivata di 300.000,00 euro approdassero subito ad un progetto esecutivo-definitivo per poi avere un finanziamento regionale per realizzarlo. Questa è la via più veloce e sicuramente più reale per arrivare ad una soluzione. Oggi si è sfiorata la tragedia di nuovo, siamo amministratori e non dobbiamo sottrarci dalle responsabilità che abbiamo, pertanto dobbiamo essere aiutati da chiunque rappresenti questo territorio per arrivare a mettere in sicurezza questo torrente. Concludo con un pensiero rivolto al signor Giuseppe che oggi è stato sfollato da casa, affidato ai nostri servizi sociali trascorrerà alcuni giorni lontano dalla sua abitazione, nei suoi occhi e nelle sue parole il ricordo di sua moglie che il torrente ha ucciso 8 anni fa. Ora tocca a noi non dimenticarcelo e lavorare in tal senso, a prescindere da tutte le appartenenze, quindi mi rivolgo anche all’Onorevole Trano e mi metto a disposizione.”
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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