Formia: Operazioni di rimozione ordigno bellico del secondo conflitto mondiale.

pubblicità

Sono circa 16.000, le persone evacuate dalla città per un raggio di 1800 metri dall’ ubicazione della bomba, ritrovata in un cantiere edile in zona Rio Fresco. Un operazione delicata e di estrema sicurezza,  per consentire agli artificieri del Battaglione Guastatori di Caserta, di disinnescare l’ordigno e  trasportarlo a Priverno per farlo brillare presso una cava idonea. Misure di massima sicurezza sono state messe in atto dalla Prefettura di Latina in tutta la Provincia già da settimane con un piano di azioni specifiche e determinanti. Nella zona rossa in oltre sono stati evacuati anche i degenti dell’Ospedale “Dono Svizzero” e bloccate le forniture di Gas, Energia Elettrica, acqua e le attività di commercio. Per consentire le azioni di monitoraggio e sicurezza sono stati allertati tutti i corpi di polizia, i VV.F e molte associazioni di volontariato coprendo tutto il  territorio interessato e lungo il transito dei mezzi di trasporto dell’Esercito da Formia a Priverno. Interrotti anche i collegamenti ferroviari, la statale Flacca e tutte le interdizioni lungo il tragitto di azione.  Una Tendopoli di accoglienza è stata anche allestita presso il Molo Vespucci e presso I’Istituto per Geometri di Penitro. Allestiti anche centri di Informazioni e il Centro Operativo in P.zza S.Teresa. Questa di Domenica 5 Maggio è’ stata una giornata impegnativa su tutti i fronti, un’ azione di intervento capillare e di sinergia che ha consentito nella massima sicurezza di gestire un operazione delicata e complessa, in tutte le sue sfaccettature. Gli sfollati sono stati fatti rientrare nelle proprie abitazioni dopo le operazioni di rimozione e trasporto dell’ordigno verso Priverno.

di Andrea Conte


Scopri di più da "Il Golfo a portata di click - Telegolfo RTG Notizie Online"

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Pubblicità