Ricostruzione di una vicenda a tinte fosche e contorni misteriosi, simile più a un giallo che a prassi amministrativa di un comune: l’assunzione di 1 posto, a tempo pieno e indeterminato, di istruttore direttivo di vigilanza per la polizia municipale di Formia.
L’11 ottobre 2022 viene pubblicato da parte del Comune di Formia, sulla Gazzetta ufficiale n.8, il concorso pubblico per titoli ed esami per n.1 posto a tempo pieno e indeterminato di istruttore direttivo di vigilanza di cat.D. La presentazione delle domande scade il 10 novembre 2022 e il bando prevede una prova preselettiva, una scritta, una orale e una pratica, tutto per arrivare a una graduatoria della durata di tre anni da cui attingere anche in futuro e anche da altri comuni.
A marzo, esattamente il 6 marzo 2023, all’indomani delle elezioni regionali, ” particolare” che non va sottovalutato, con determina dirigenziale n.350 viene pubblicato un avviso pubblico di manifestazione di interesse sempre per un istruttore direttivo di vigilanza: stavolta si punta a pescare da altre graduatorie di altri comuni, ad esempio, c’è quella graduatoria del vicino comune di San Felice che attende, dove ci sono diversi nomi “illustri” figli di “illustri” che attendono… ma come per il concorso bandito 5 mesi prima, non succede nulla e non se ne sa più nulla.
Si arriva al 17 agosto 2023, quando viene fatto un accordo tra il comune di Formia e quello di Gaeta, entrambi a guida “forzista” rispondenti al feudo di Fondi, e viene preso per “utilizzo temporaneo”, un istruttore direttivo di vigilanza cat.D per 6 ore alla settimana, il dottor Mauro Pimpinella, ex impiegato della provincia, che dopo aver vinto un bando nella vicina regione Campania, viene chiamato a fare il vicecomandante a Gaeta.
Tutto questo valzer di delibere, determine e accordi tra enti avviene tra il pensionamento dell’istruttore direttivo della polizia municipale di Formia, tra un comando che ha cambiato già due volte la dirigenza per una fantomatica rotazione dirigenziale, tra vigili che “vanno e vengono” dal comune di Gaeta, in una gestione amministrativa “mercenaria”, come il prestito di 4 unità di vigili urbani dal comune vicino per provare a gestire le due feste patronali formiane.
Fino ad arrivare a una vicenda che definire paradossale e inquietante è poco: quella della macchina del caffè espresso usato presso il comando dei vigili urbani di Formia, dove qualche buontempone sembra abbia “aromatizzato” l’acqua per fare il caffè con la propria urina”.
Storia talmente assurda, da fare impallidire le fantasiose sit comiche di un Vanzina, e di cui ci aspettiamo una smentita, ma che pare abbia interessato la Procura di Cassino e portato all’apertura di una vera e propria indagine, con le forze dell’ordine impegnate quasi come una vera sezione di NCIS americana con prove scientifiche del DNA, per arrivare all’autore o meglio all’untore.
Definire “catastrofale”, questa gestione amministrativa del comune di Formia da parte ,della giunta targata Taddeo-Cardillo Cupo è forse gentile e carino e nel frattempo la città viene sommersa da parcheggi selvaggi, alcun controllo dei luoghi della movida, delle spiagge per non parlare della totale assenza dei controlli urbanistici, edilizi e commerciali del settore di vigilanza…una città nel caos assoluto.
Ad oggi non sappiamo che fine abbia fatto il concorso del 2022, la manifestazione di interesse del 2023 e……in principio era il caos, ma questa città sembra essere catapultata in una dimensione di non ritorno… nemmeno dal futuro anteriore.
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