La revoca della delega all’ormai ex assessore dei servizi sociali, Rosita Nervino, attraverso un decreto a firma del sindaco Gianluca Taddeo, evidenzia un dato preoccupante: chi non si allinea è fuori, chi non sostiene l’amministrazione targata Taddeo – Cardillo Cupo in scelte scellerate, come quella di chiudere i centri diurni per disabili è fuori, e solo toni accusatori, anche molto violenti, verso l’operato di un assessore che è, solo, scelta del sindaco.
Cosa è accaduto nella commissione servizi sociali di giovedì 5 dicembre 2024?
Che abbiamo chiesto chi ha “fermato” il contributo ai centri diurni per disabili? Chi si è opposto? La risposta della Nervino, ma anche del vicesindaco Giovanni Valerio è stata unanime: “la delibera è stata fermata dalla segretaria generale, la dottoressa Marina Saccoccia”.
Allora perché “punire e offendere” la sola Nervino? Perché il vicesindaco resta in carica? Semplice. Perché il vicesindaco è “protetto” dal presidente del consiglio comunale, Pasquale Cardillo Cupo, che garantisce 4 voti in consiglio comunale, 4 “manine” alzate che servono e non poco, la Nervino non è protetta da nessuno, anzi il suo “posto” è ambito da tanti…tanti cani intorno all’osso.
Sempre nella commissione anche i consiglieri di maggioranza hanno confermato che è stata la volontà della segretaria comunale. E il presidente della commissione servizi sociali? Il consigliere Giuseppe Antigiovanni come mai non proferisce una parola sull’accaduto, anche lui era in commissione, anche lui ha ascoltato ciò che sto riportando, anche lui non era in linea con quanto deciso dal sindaco e dalla sua fedelissima segretaria, come mai non dice una parola?
La creazione futura di un centro diurno comunale trova tutti d’accordo, maggioranza e minoranza, ma alla richiesta di poter vedere il progetto e conoscere le modalità di attuazione, luogo, personale da assumere e come, tutto tace e nulla c’è. Eppure marzo 2025 è vicino, molto vicino.
Ma il sindaco sa che su quel centro “nessuno deve mettere bocca e mani”, perché le figure che coinvolgerà devono “garantire” appoggio politico alle prossime elezioni comunali.
A pensar male si fa peccato, ma non si sbaglia e viene da chiedersi se questo centro diurno comunale sarà l’ennesimo escamotage per far clientela all’amministrazione Taddeo-Cardillo Cupo?
Nel frattempo una domanda chiara c’è: ” ma la giunta targata Taddeo – Cardillo Cupo, che oggi ha solo come assessore donna, Luigia Bonelli, è legittimata a deliberare?”.
A nostro avviso NO fin quanto non avrà ristabilito il giusto equilibrio tra assessori maschi e femmine.
Nel frattempo, i cittadini disabili, le loro famiglie e gli operatori dei centri possono guardare le magnifiche lucette, nel frattempo Formia assiste inerme ad una vera lotta tra bande, con metodi discutibili, offendendo i beni pubblici, la democrazia e la libertà di tutti noi.
E la solidarietà va data solo ai disabili e alle loro famiglie che sono e restano a casa.
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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