Una consigliera comunale fa un accesso agli atti, fa delle domande e quale è il risultato? Viene querelata per risarcimento danni dall’azienda che si sente “infangata”.
Non si capisce di cosa, se l’accesso agli atti è per questioni urbanistiche.
Non si capisce di cosa, se l’accesso agli atti potrebbero mettere in evidenza delle inadempienze di “passaggi urbanistici” del passato, che potrebbero fare chiarezza.
Eppoi senti i video, leggi i comunicati, ti rendi conto che tutto nasce con la volontà di intimorire e di intimidire, di far capire chiaro il messaggio “oggi comandiamo noi e non vogliamo che qualcuno faccia domande”.
Eppoi a leggere bene capisci pure che si è persa l’ennesima occasione di opportunità politica, perché l’azienda che querela è di un ex candidato della lista di fratelli d’Italia alle comunali di Formia 2021, capeggiata dall’attuale presidente del consiglio comunale, Pasquale Cardillo Cupo, che l’avvocato che ha presentato querela per conto dell’azienda è il marito di una consigliera comunale di maggioranza, Ilaria Benocci, sempre eletta nella lista di fratelli d’Italia e quell’avvocato rappresenta lo studio proprio del presidente del consiglio comunale, Cardillo Cupo.
Insomma un vero pastrocchio di inopportunità, che sarà pure legale e legittimo, ma sicuramente poco opportuno dal punto di vista politico e amministrativo.
Alla consigliera querelata Imma Arnone esprimiamo tutta la solidarietà, certi che non è stata la prima intimidazione di questa maggioranza verso chi di noi fa opposizione e non sarà l’ultima e siamo convinti che il segnale che sta dando la maggioranza targata Taddeo-Cardillo Cupo è di una debolezza e pochezza senza precedenti.
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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