Formia: Richiesta danni da 400mila euro alla consigliera Arnone.

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La denuncia, con annessa richiesta di risarcimento danni da 400mila euro, è stata presentata dalla società Robytour srl di Roberto Sorrenti contro la consigliera comunale di minoranza Imma Arnone, capogruppo della civica Guardare oltre Formia.

Una vicenda secondo le ricostruzioni nata dalle spiegazioni chieste da Arnone agli uffici comunali rispetto all’utilizzo di parte del Cinema multisala del mare, acquistato lo scorso anno dalla Robytour all’asta, insieme al relativo parcheggio. In particolare, la rappresentante d’opposizione intendeva capire se parte del cinema fosse stata destinata a Bed&breakfast, e nel caso con quali modalità. Un’attività politica a quanto pare originata da un esposto di alcuni cittadini, e che ha indispettito l’imprenditore Sorrenti: ha chiuso il parcheggio, fino a prima messo a disposizione della collettività gratuitamente, e dato il ‘la’ alle carte bollate. A detta del patron della Robytour, la consigliera avrebbe danneggiato la sua attività.

“Avevamo già sottolineato come il dibattito in questa città avesse ormai raggiunto toni e modi surreali. La formalizzazione di una denuncia con una richiesta di risarcimento di quattrocentomila euro ad una consigliera di minoranza per un’attività svolta nell’esercizio delle sue funzioni rappresenta un grave cortocircuito politico”, commentano i consiglieri comunali Luca Magliozzi e Alessandro Carta, esponenti del gruppo PD-DemoS-FPdS, compagni di Arnone tra i banchi dell’opposizione.

“Un episodio che non trova nessun altro precedente nella vita pubblica della nostra città, neanche nei momenti di più acceso confronto. Un atto che assume i connotati di una vera e propria intimidazione politica nei confronti dell’intero dibattito cittadino e che nulla ha a che fare con il legittimo diritto di spiegare e sostenere il proprio punto di vista”.

“Un atteggiamento che diventa ancora più intollerabile se proviene da un importante imprenditore più volte impegnato in prima persona nella politica cittadina tra le fila di Fratelli d’Italia e che gestisce i beni archeologici della nostra città“.

“Stupisce il silenzio dell’amministrazione e del presidente del consiglio, che dovrebbe salvaguardare la correttezza del dibattito politico cittadino e tutelare l’agibilità di posizioni di opposizione in una vicenda che non può essere derubricata ad un semplice affare tra privati. Non vorremmo – sottolineano Magliozzi e Carta – che ci sia quasi una compiacenza a voler silenziare la discussione nella nostra città. Non sarà però l’ennesimo episodio di ‘bullismo politico’ a coprire l’incapacità di mettere al centro dell’azione politica le vere criticità di Formia”.


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