L’episodio del consigliere comunale di maggioranza che va in escandescenze contro due guardie ecologiche volontarie della Formia Rifiuti Zero fa discutere a Formia, nonostante dalla politica e dalla maggioranza si sia probabilmente scelto di ignorare la circostanza.
A sottolineare il silenzio intorno alla vicenda, la consigliera comunale di opposizione Paola Villa (Un’Altra Città e Movimento Cinque Stelle).
“Ormai sono trascorse 24 ore da quando è uscita la notizia, eppure nessun commento, nessuna smentita, nessuna spiegazione, né da parte del consigliere comunale coinvolto, Luca De Meo, né da parte del sindaco Gianluca Taddeo o del presidente del consiglio comunale, Pasquale Cardillo Cupo.
La decadenza di Formia è risultato del modo di amministrare la “cosa” pubblica: si continua a comandare senza programmare; si continua a stare zitti e a zittire.
Si assiste a ogni sorta di cattiva e immorale azione “politica”: consiglieri di sorta di maggioranza e di finta opposizione, che decidono quando e dove fare le strisce blu, dove va fatto per prima lo sfalcio, la lampadina da cambiare all’occorrenza o quali zone pulire meglio e dove chiudere un occhio per la raccolta differenziata fatta male. In barba a regole e regolamenti. Solo arroganza senza vergogna.
Stavolta, però c’è una denuncia, ci sono dichiarazioni chiare di una operatrice che nel fare il proprio lavoro, ossia nella distribuzione del kit per la raccolta differenziata a Maranola, viene, secondo quando riportato dall’articolo, insultata e aggredita da un consigliere comunale della maggioranza Taddeo-Cardillo Cupo, con espressioni del peggior tipo del peggior atto di prepotenza: “tu non sai chi sono io”.
Consigliere glielo diciamo noi chi è lei: è un consigliere comunale, uno che deve servire la città, deve difendere il bene pubblico e mettersi al servizio di tutti i cittadini.
Ecco lei è tutto questo, che non è poco, perchè ci vuole umiltà, dedizione e disinteresse …ma lei non è niente di più!
Ora ci aspettiamo che il sindaco dia chiare spiegazioni sull’accaduto, che se i fatti si rivelassero gravi come raccontati e riportati, si prendano seri provvedimenti, che non ci siano ribaltamenti e soprattutto non ci siano ritorsioni di sorta verso la lavoratrice.
Intanto, esprimiamo tutta la solidarietà a chi ha subito l’accaduto e speriamo che almeno di questo episodio, almeno stavolta, si conoscano esattamente le cose come siano andate e vengano spiegate in consiglio comunale, davanti a tutta la città.
Perchè questa città non ha bisogno di sergenti Garcia, sceriffi, supereroi o marchesi del Grillo: ha bisogno di uomini e di donne liberi e libere nella propria quotidianità senza dover ringraziare e ingraziarsi alcuno per il proprio lavoro e il proprio impegno”.
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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