Francesco, morto di lavoro nei campi di Minturno: una sfilata di trattori ha salutato l’agricoltore bambino

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Francesco Mazzucco, 21 anni, schiacciato dal mezzo agricolo che si è capovolto nei terreni in provincia di Latina

Il Quotidiano La Repubblica dedica uno spazio fisso alle morti sul lavoro. Una Spoon River che racconta le vite di ciascuna vittima, evitando che si trasformino in banali dati statistici. Vite invisibili e dimenticate. Nel nostro Paese una media di tre lavoratori al giorno non fa ritorno a casa e “Morire di lavoro” vuole essere un memento ininterrotto rivolto a istituzioni e politica fino a quando avrà termine questo “crimine di pace”.

Quel giorno qualcuno, a Minturno, avrà pensato che gli agricoltori erano tornati in piazza e nelle strade per protestare. Invece, il corteo di trattori multicolori ha sfilato per la cittadina in provincia di Latina, si è fermato davanti alla chiesa dell’Annunziata, i contadini sono scesi e, silenziosamente, hanno attraversato il sagrato entrando nel tempio. L’ultimo saluto a Francesco, 21 anni, morto di lavoro schiacciato dal trattore che stava guidando nell’opera di manutenzione di un uliveto. E che si è capovolto improvvisamente. La campagna di Minturno, affacciata sul mare, avamposto di un terra votata alla coltivazione e contagiata dal caporalato. La vita spezzata davanti agli occhi del padre, agricoltore anche lui. Francesco Pio Mazzucco lascia i genitori, il fratello, la sorella e la fidanzata. Poco più di vent’anni e già immerso nella dimensione del lavoro: quello dei campi, quello stagionale nella ditta di raccolta rifiuti locale. E poi l’impegno nella protezione civile.

Fonte: La Repubblica


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